«Ho sparato per legittima difesa», ha dichiarato il tabaccaio di Santopadre Sandro Fiorelli nel lungo interrogatorio di convalida effettuato dai Carabinieri dopo aver ucciso, con un fucile, il 36enne Mirel Joaca Bine al culmine di una tentata rapina nella sua villa situata nella periferia del paese in provincia di Frosinone, la sera di Lunedì 25 Ottobre.
L’uomo di origine rumene insieme a tre o quattro complici è stato avvistato dal figlio adolescente di Fiorelli appena rientrato in casa insieme al genitore. Una vicenda che ci riporta alla mente quanto accaduto a Torino nel 2019,quando tre ladri assaltarono una ricevitoria a Pavone Canavese, in provincia di Torino. Il titolare, armato di pistola Taurus 3.57 magnum regolarmente detenuta, fece fuoco uccidendone uno. Una storia che ebbe grande risonanza mediatica, in particolare perchè il tabaccaio è stato indagato a piede libero per eccesso colposo di legittima difesa.
Quello che è accaduto poco dopo le 20 di Lunedì è ora in fase di accertamento da parte dei Carabinieri della Compagnia di Sora e dei colleghi del reparto Operativo provinciale ai quali il tabaccaio ha dichiarato di aver esploso il colpo di fucile calibro 12 prima che il ladro gli sparasse con la sua pistola (una scacciacani). Il dramma si è consumato in pochi istanti forse dettato dalla disperazione: Sandro Fiorelli in passato era stato già derubato più volte.
I Carabinieri, dopo aver interrogato il tabaccaio per un’intera notte, hanno sequestrato tre fucili da caccia tutti legalmente detenuti. «Stavo tornando dal lavoro nella mia villetta con mio figlio, ha dichiarato Fiorelli, quando sono entrato in casa ho sentito dei rumori. Ho capito che c’era qualcuno al piano superiore e allora ho preso il fucile perché mi sono spaventato. Sono uscito di casa e mentre facevo il giro della villetta un uomo mi si è parato davanti. Impugnava una pistola, me l’ha puntata contro e a quel punto ho sparato».
Ora il 58enne è indagato per omicidio; le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Marina Marra della Procura di Cassino. La famiglia Fiorelli si è affidata al legale di fiducia, l’avvocato Sandro De Gasperis.
Continuano senza sosta, da parte di Carabinieri e Polizia, anche le ricerche dei complici che si sono dileguati non appena scoperti raggiungendo un’auto di colore chiaro.
Sulla vicenda anche il sindaco di Santopadre, Giampiero Forte, che ha raggiunto la villetta non appena ricevuta la notizia, invitando ad un rispettoso silenzio nei confronti dell’accaduto e, soprattutto, esortando ad evitare faziose strumentalizzazioni «Tutti dobbiamo riflettere su quanto è successo, una doppia tragedia che vede protagonisti una persona deceduta ed una persona che ha compiuto un atto di disperazione dettato sicuramente dall’esasperazione. Un atto che gli cambierà la vita e la cambierà, forse, a tutta la comunità».
Aggiornamento 27 Ottobre: Eccesso colposo di difesa, questo il reato che la Procura di Cassino contesta per il momento a Fiorelli. Il magistrato Marina Marra ha quindi riconosciuto la legittima difesa ma per fugare ogni dubbio ha disposto due importanti accertamenti: l’autopsia in programma Giovedì 28 Ottobre presso l’obitorio del ‘Santa Scolastica’ di Cassino e la ricostruzione balistica da parte degli esperti del Ris.
Un ruolo fondamentale lo avranno anche le immagine del sistema di videosorveglianza acquisite dai Carabinieri della Compagnia di Sora.
