informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Quattro volte campione come quella del calcio: i miracoli della nazionale di volley

Roberto Mercaldo
Niente caroselli e bagni nelle fontane, ma la popolarità della disciplina torna a crescere.
Settembre 14, 2022

Il successo sulla Polonia ha regalato all’Italia il quarto titolo mondiale nel volley. Meglio di noi, nella storia della competizione, ha fatto soltanto l’Unione Sovietica, che conquistò sei titoli, distribuiti tra il 1949 e il 1982. Da quando l’Unione Sovietica non c’è più, la Russia, privata delle Repubbliche baltiche, non è andata al di là di un secondo posto nel 2002. Nelle ultime nove edizioni dei mondiali 4 titoli per l’Italia, 3 per il Brasile e 2 per la Polonia. Di fatto sono 36 anni che non vince una nazione diversa dalle tre elencate. Cosa porterà al volley azzurro il successo conquistato in Polonia? Una consistente crescita di popolarità, come avvenne negli anni della generazione di fenomeni, quando le scuole volley furono prese d’assalto da genitori vogliosi di scoprire se in famiglia ci fosse un nuovo potenziale Lollo Bernardi. Ora a suscitare spirito d’emulazione saranno Giannelli e i suoi fratellini dalla faccia tosta. Una ventata di freschezza che ha spazzato via le gerarchie recenti del volley mondiale. Il quarto alloro sollecita però un paragone scomodo, perché anche nel calcio la nazionale azzurra si è fregiata per 4 volte della “corona mondiale”, come direbbero nella boxe. La differenza nell’esultanza immediata è di tutta evidenza. Nessuno è uscito a strombazzare la propria gioia in corteo festoso, nessuno ha fatto bagni nelle storiche fontane e gli italiani meno vicini alle vicende dello sport hanno potuto dormire indisturbati e ignoranti dell’accaduto, in tutta tranquillità. Qualcuno, dal divano di casa, avrà provato a murare Kurek… a quattro, offrendo con movimento goffo la propria risibile elevazione a supporto dei nostri tre deputati alla funzione. In tanti hanno palpitato, sofferto e infine esultato per questo trionfo tutt’altro che annunciato. Però rispetto alle gioiose isterie del calcio la differenza è ancora sostanziale. L’hanno vista in tanti, nonostante la contemporaneità con Juventus-Salernitana, scomoda non poco perché mezza Italia tifa Juve e l’altra mezza la odia. Nel calcio due dei successi sono molto datati, e i testimoni diretti delle vittorie del 34 e del 38 cominciano ad essere davvero pochi. L’82 trova decisamente una maggiore platea di soggetti che l’hanno vista e non solo recuperata da giornali dell’epoca e bacheche Rai. Il rigore salvifico di Fabio Grosso è di tutti, una cosa del terzo millennio che è entrata nelle case quasi fosse la panacea ai mali del mondo, o almeno a quelli di casa nostra. I trionfi del volley hanno meno intervalli temporali e non attraversano epoche differenti: nel 90 il 3/2 a Cuba, in una delle partite più belle d’ogni epoca; nel 94 è la volta dei Paesi Bassi, con lo storico 15/1 del quarto set a sancire il secondo titolo mondiale dell’Italia. E nel 98 facciamo percorso netto anche in finale contro quella che si chiama e non vi si chiamerà ancora per molto Jugoslavia. Ventiquattro anni dopo, eccoli gli eroi nati intorno al 2000, più o meno in contemporanea con il terzo trionfo. La storia potrebbe a breve aggiornarsi, potrebbe nascere un nuovo ciclo vincente e stavolta anche il tabù olimpico potrebbe cadere.

Aprile 18, 2024

Non solo Jannik Sinner. Il rivitalizzato tennis italiano cerca gloria sui campi di tutta Europa anche in questa settimana che

Aprile 17, 2024

Tre gare e altrettanti punti, frutto di pareggi che raccontano di una squadra viva, desiderosa di tagliare il proprio traguardo

Aprile 16, 2024

Quart’ultimo turno di campionato per la Prima Categoria. Nel girone H è arrivata la sconfitta per la già promossa Città

Aprile 16, 2024

Dopo il pari in rimonta del Verona sul campo dell’Atalanta, la giornata numero 32 è stata portata a compimento, sebbene

Aprile 15, 2024

Turno numero trentuno per il campionato di Promozione giunto quindi a tre giornate dalla conclusione. Nel girone D ancora un