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Piano rifiuti bocciato da destra e sinistra

Marco Battistini
In Aula alcune decine di manifestanti dei comitati che si oppongono alla realizzazione dei due biodigestori che saranno costruiti da Ama, con fondi del Pnrr, a Casal Selce (Municipio XIII) e a Cesano Osteria Nuova (Municipio XV).
Agosto 5, 2022
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri

Il piano rifiuti che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, attuerà con i poteri speciali riconosciutigli dal governo, non piace alle opposizioni e ai comitati di quartiere.
In Aula alcune decine di manifestanti dei comitati che si oppongono alla realizzazione dei due biodigestori che saranno costruiti da Ama, con fondi del Pnrr, a Casal Selce (Municipio XIII) e a Cesano Osteria Nuova (Municipio XV). Secondo i comitati i due impianti, che tratteranno 100 mila tonnellate annue di rifiuti organici, sono “incompatibili con i territori”. In particolare “quello di Casal Selce per la sua vicinanza a Malagrotta”, si legge in una nota dei cittadini di Casal Selce e Castel Di Guido. Anche dagli scranni delle opposizioni, le polemiche non sono mancate.
“È emersa la volontà del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di voler perseverare nell’individuare Casal Selce come area idonea ad ospitare un impianto di biodigestione. Ribadiamo la nostra contrarietà. Preoccupa il silenzio assordante da parte del Municipio XIII e dell’assessorato capitolino”, hanno affermato i consiglieri, capitolino e municipale, di FdI, Federico Rocca e Marco Giovagnorio. Il Movimento 5 stelle, dal canto suo, è tornato a cavalcare la polemica contro il termovalorizzatore: “A questo punto è chiaro che Gualtieri non tornerà indietro, e nemmeno noi: continueremo la nostra lotta contro l’inceneritore e a favore dell’alternativa verde e non inquinante, ha detto il consigliere capitolino del Movimento 5 stelle, Paolo Ferrara. “Apprendiamo con sconcerto dalla conferenza stampa di Gualtieri che nel piano rifiuti annunciato dal Campidoglio è ancora ben saldo il nome di Casal Selce per la realizzazione di uno dei due impianti di biodigestione rifiuti da 100mila tonnellate annue. Una cosa vogliamo dire chiaramente al sindaco dem, se si insisterà su questa strada non faremo sconti a nessuno, assieme a una moltitudine di cittadini e comitati, ai primi eventuali sopralluoghi dell’amministrazione o dell’Ama ci faremo subito trovare pronti, schiereremo un solido muro umano di persone, composto non solo dalla politica locale, ma da famiglie, mamme, papà, bambini e anziani del territorio, letteralmente sul piede di guerra, che da mesi e mesi fermamente dicono no a questa scellerata scelta da parte del Campidoglio”. Così il consigliere regionale del Lazio della Lega, Daniele Giannini, commentando le parole ddel sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Non meno dura è apparsa Simonetta Matone, capogruppo della Lega in Campidoglio. “Gualtieri ci consegna 350 pagine di altri annunci. Adesso basta. Il sindaco e l’Ama raccontano una Roma pulita -ha affermato la Matone– tutte le mattine ricevo dai Municipi la documentazione fotografica (a disposizione) che questo non è vero e che la situazione peggiora sempre di più. Il suo ‘libro dei sogni’ non è certamente quello di Zingaretti che comanda in Regione con i M5S, acerrimi oppositori del termovalorizzatore. Il Pd ci faccia sapere chi è il vero sindaco di Roma così ci rivolgiamo a lui”.

PIANO BOCCIATO ANCHE A SINISTRA

Qualche voce polemica sul termovalorizzatore, come prevedibile, si è levata anche dalle fila del centrosinistra che si oppone all’impianto. A dirsi contraria, nuovamente, è stata Europa verde, rappresentata in Assemblea capitolina da Ferdinando Bonessio. “Un impianto mastodontico, che rende impossibile centrare gli obiettivi fissati dall’Unione europea sulla riduzione, sul riciclo, sul recupero materia e sulla raccolta differenziata”, ha detto Bonessio. Anche Sinistra civica ecologista, con i due consiglieri Alessandro Luparelli e Michela Cicculli – seppure con una nota dai toni più morbidi – ha ribadito: “Abbiamo già espresso la nostra contrarietà a un termovalorizzatore di grandi dimensioni. La nostra richiesta oggi è che, nonostante i poteri commissariali del sindaco Gualtieri, si ascoltino i territori dove i nuovi impianti andranno a impattare, anche quelli metropolitani”.

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