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Niki Dragonetti: dalla politica all’imprenditoria. Sempre con la stessa passione e con tante idee

Martina Arduini
L’evoluzione del poliedrico personaggio che si era fatto conoscere nell’ambito della politica, locale e regionale. Passato negli ultimi anni alla guida di aziende: dalla meccanica alla sanità
Maggio 17, 2023
Niki Dragonetti

Niki Dragonetti, classe 1981, he trascorso molto della sua vita a fianco della politica. Percorrendo chilometri di autostrada tra Cassino e Roma e migliaia di metri tra corridoi e ascensori delle sue mastodontiche sedi della Regione Lazio. Quella del Consiglio alla Pisana e l’altra, della Giunta, sulla Cristoforo Colombo.

“A fianco” in quanto, a parte qualche sporadico tentativo di cimentarsi direttamente con l’elettorato, ha messo la sua esperienza e la sua passione al servizio dell’organizzazione di segreterie politiche e dei numerosi organismi tecnici che di solito affiancano i politici.
Poi ha sentito forte il richiamo della passione di famiglia. Ed ha dato una svolta: meglio produrre, sentire il rumore delle macchine, cimentarsi in sfide innovative e con il mercato. Piuttosto che con leggi, regolamenti, dibattiti, discussioni, polemiche del mondo politico.

Dragonetti “imprenditore”, come è iniziata la vostra attività?

Nel 2016 con l’acquisizione della neonata Dragonetti Soluzioni Industriali mi sono concentrato su un nuovo modello di azienda, molto più semplice e leggera che riesce a rispondere alle esigenze di mercato in continua fibrillazione. L’azienda viene da una eredità ventennale di assemblaggio componentistica per cuscinetti, specializzata poi sulla totale qualità e zero difetti. Questo ha fatto di noi un patner consolidato della multinazionale svedese Skf Plant Cassino e Skf Metal Stamping Plant Airasca.

Oltre all’area componentistica metalmeccanica ha allargato la presenza della sua azienda in altri settori?

Sfruttando l’esperienza acquisita sulla qualità del prodotto metalmeccanico e nello specifico dei componenti anti attrito e delle loro parti, ho investito in altri due campi fondamentali: il trattamento acciaio e nel controllo qualità e finitura di pezzi in gomma su tutta l’automotive e trak. Grazie alla diversificazione aziendale abbiamo inaugurato da poco due nuove aree presso il nostro stabilimento Dsi , abbiamo un area di lavorazione componentistica gomma dove assicuriamo elevata qualità e zero difetti alla multinazionale Sogo S.p.A Plant Frosinone. Con quest’ultima, abbiamo iniziato una solida partnership sulla qualità del prodotto e innovazione che ci vede impegnati sia all’interno del nostro stabilimento che all’esterno presso i loro stabilimenti. La seconda area è un reparto specializzato al confezionamento automatico, wrappatura e inscatolamento di qualsiasi tipologia di prodotto del settore automotive e non, dai cuscinetti per rimanere in tema alle guarnizioni alle viti.

Innovazione, termine che le è molto caro…

Si, la ‘Dragonetti Soluzioni Industriali’ già dal nome focalizza il nostro obiettivo. Noi innoviamo i processi e risolviamo i problemi che possono avere i nostri partner. L’ultimo brevetto nato è il banco visivo per prodotti in acciaio e in gomma per il controllo qualità. Poi abbiamo altri macchinari sempre brevettati che la Dragonetti Soluzioni Industriali può vantare e mettere a disposizione del cliente.

Un passato in politica, un presente da imprenditore, un occhio sempre attento al futuro del territorio…

Difficile in poche parole spiegare quanto potremmo dire sull’argomento. Io posso però evidenziare che abbiamo un territorio in continua desertificazione industriale, specialmente di PMI, abbiamo carenze di infrastrutture e servizi. Nonostante questo cerchiamo di difendere in ogni modo il nostro lavoro e continuiamo ad investire con la diversificazione dell’offerta.

Da poco è sbarcato nel mondo della sanità…

Esatto. Dall’idea dei dottori Marco Pittiglio e Luisa Evangelista Conocchia è nato il progetto del Polo Riabilitativo Anagni, che oggi ci vede soci, ognuno con responsabilità in base alle proprie competenze. Il mondo della disabilità è ancora molto lontano dagli schemi di integrazione della nostra società, e per questo motivo molto spesso chi è affetto da handicap, sia permanente che momentaneo, si ritrova a dover fronteggiare una serie di criticità che molto spesso costringono chi ne è colpito ed i familiari ad affrontare percorsi lontani dal proprio paese di residenza e soprattutto con un costo difficile da fronteggiare.

Quando mi è stata proposta l’apertura del Polo riabilitativo ho accettato un grande entusiasmo: perché come imprenditore, come padre ma come uomo credo che il mondo della disabilità abbia diritto ad essere incluso in tutto e per tutto con quella che oggi è la società globale.

Noi, come Polo, non garantiamo solo un percorso riabilitativo ma anche un percorso umano e integrativo, e questo è possibile anche grazie al supporto di numerose associazioni che insistono sul territorio di Anagni, in tutta la Ciociaria e nelle province limitrofe.
Parlo per esempio della associazione Liberautismo che è riuscita in 10 anni a integrare, sostenere e rendere autonomi tanti ragazzi e ragazze affetti da autismo. Noi garantiamo la diagnosi, il percorso riabilitativo ma anche e soprattutto l’integrazione per queste persone che vivono una parte di vita a metà.

La professionalità e la competenza dei nostri medici unitamente ai nostri fisioterapisti, sono un vero e proprio faro in un mare di solitudine. Un faro che offre una nuova opportunità di vita a coloro che per una serie di motivi sono stati abbandonati a se stessi.

La zona di Anagni, il nord della provincia di Frosinone e l’agro romano sono sprovvisti di strutture simili e molto spesso le famiglie sono costrette ad affrontare viaggi della speranza con grande sforzo economico. Noi possiamo garantire l’eccellenza a due passi da casa. Grazie all’intuito del sindaco di Anagni, Daniele Natalia, che ha accolto favorevolmente la nostra proposta e grazie anche all’aiuto di un imprenditore lungimirante ed umano che ci ha messo a dispozione gli ampissimi locali, Antonio Di Cosimo, oggi il Polo riabilitativo è una realtà. Competenza, professionalità umanità sono la nostra chiave vincente.