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Nelle province di Rieti e Viterbo cresce il numero delle imprese, il report della Camera di Commercio

Alberto Fraja
E’ sorprendente la capacità di resilienza e intraprendenza delle piccole e medie aziende italiane. E’ unica al mondo la loro capacità camaleontica di trasformarsi adattandosi al meglio alle mutate e mutevoli condizioni del mercato.
Luglio 25, 2022

E’ sorprendente la capacità di resilienza e intraprendenza delle piccole e medie aziende italiane. E’ unica al mondo la loro capacità camaleontica di trasformarsi adattandosi al meglio alle mutate e mutevoli condizioni del mercato. Nelle province di Viterbo e Rieti, tanto per dire, le pmi stanno affrontando la crisi energetica, i costi delle materie prime, l’inflazione come meglio non avrebbero potuto.
Sono 210 le iscrizioni e 139 le cessazioni di impresa rilevate dal Registro Imprese della Camera di Commercio di Rieti-Viterbo in provincia di Rieti a fronte di 522 iscrizioni e 320 cessazioni nel Viterbese. Questa la fotografia scattata dall’indagine trimestrale Movimprese relativa al periodo aprile-giugno 2022, condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.


“Sono dati – informa un comunicato – in linea con la media nazionale (tasso di crescita trimestrale +0,54% mentre la Tuscia registra un + 0,53% e il Reatino un +0,47%) che testimoniano una progressiva normalizzazione del bilancio tra iscrizioni e cessazioni di imprese. Dopo il forte rimbalzo post-pandemia del 2021, nel secondo trimestre di quest’anno il saldo tra aperture e chiusure si è attestato a livello nazionale a 32.406 imprese – non lontano dalla media dell’ultimo decennio – come risultato della differenza tra 82.603 iscrizioni (il secondo peggior risultato del decennio) e 50.197 cessazioni (in progressiva ripresa dopo la frenata del 2020 e la “ripresina” del 2021). A livello settoriale, i due territori dell’Alto Lazio si comportano in maniera differente in alcuni settori economici chiave: costruzioni in crescita nel Viterbese (99 iscrizioni e 53 cancellazioni) e in calo nel Reatino (31 iscrizioni e 36 cancellazioni) e attività manifatturiere con saldo negativo nella Tuscia (11 iscrizioni e 14 cancellazioni) ma in leggera espansione nel Reatino (8 iscrizioni a fronte di 5 cancellazioni).
L’agricoltura registra un saldo positivo nel Viterbese (89 iscrizioni e 84 chiusure) e uno negativo nel Reatino (26 iscrizioni e 28 cancellazioni), anche se le variazioni sono in entrambi i casi contenute, segnalando piuttosto una sostanziale tenuta del settore. Il commercio all’ingrosso e al dettaglio risulta in discesa sensibile nel Viterbese (69 iscrizioni e 85 cancellazioni) e con numeri più contenuti nel Reatino (18 iscrizioni e 21 cancellazioni), mentre riprende l’attività delle agenzie di viaggio, noleggio e servizi di supporto alle imprese, con un segno “più” nella Tuscia (15 nuove imprese e 10 chiusure) e una sostanziale stabilità nella provincia di Rieti (10 iscrizioni e altrettante cancellazioni).

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