In attesa di conoscere la destinazione di Camillo Ciano, un altro giocatore simbolo del Frosinone ha salutato il club giallazzurro. L’alatrense Mirko Gori, centrocampista bravissimo in interdizione, è approdato alla Triestina a titolo definitivo. Nella prima fase di questa campagna trasferimenti sembrava che Mirko fosse destinato a ritrovare Stellone, ma poi la rottura improvvisa tra la Reggina ed il tecnico romano ha di fatto vanificato la trattativa. Con Roberto Stellone, il centrocampista ciociaro aveva iniziato addirittura dalla Berretti, quella Berretti che conquistò il titolo tricolore e che annoverava tra le proprie fila anche Luca Paganini. Approdati in prima squadra, Gori e Paganini sono stati tra i principali artefici di successi e promozioni che hanno nobilitato la storia del club. Luca da un paio di stagioni ha cambiato casacca, mentre Mirko, che aveva militato nell’Alessandria di mister Longo in virtù di un prestito, ora si è accasato definitivamente in Friuli. Delle tantissime e fortunate vicende agonistiche di Gori in giallazzurro ricordiamo il gol nella finale di andata dei playoff con il Lecce, nella sfida che regalò la prima serie B al Frosinone ed anche una foto simbolo, con Mirko che esulta rabbiosamente dopo un rigore sbagliato da Balotelli in un Milan-Frosinone che poi si chiuse 3/3. Il calcio, come la vita, guarda avanti, ma giocatori come Gori resteranno sempre nell’immaginario collettivo con una maglia giallazzurra addosso e con quei colori nel cuore. Intanto il frenetico programma di questa estate per tanti versi rivoluzionaria prevede che quattro volti nuovi, Loria, Borrelli, Kone e Bocic, esprimano le loro prime sensazioni da frusinati. Uno di essi, Kone, ha già fatto in tempo ad essere protagonista sul campo, prima in negativo per il rigore procurato e poi in positivo per il bellissimo gol del momentaneo 2/2. E l’attesa per conoscere i due esterni di difesa che andranno ad integrare in via definitiva l’organico canarino cresce di giorno in giorno, con Vignali sempre in pole ma, come ha detto il direttore Angelozzi, non ancora certo dell’approdo in Ciociaria. La prima avversaria, il Modena, ha già operato un significativo colpaccio, escludendo il Sassuolo dalla Coppa Italia. Un biglietto da visita che, se non altro, cancellerà ogni possibilità di sottovalutazione. Sarà subito battaglia e sarà subito match difficile, perché in questo campionato cadetto avversari morbidi o accondiscendenti non ce ne saranno. E in fondo è meglio così.
