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Mafia orientale, nel Lazio il primo “pentito” cinese: smantellata una rete di prostituzione e spaccio. 47 “affiliati” nei guai

Cesidio Vano
Nel silenzio assoluto degli adepti orientali il gruppo faceva affari d’oro. Pericolosissime le droghe vendute
Marzo 27, 2023

Prostituzione e droga, smantellata la rete che operava nel Lazio, grazie alle rivelazioni di un pentito cinese: è la prima volta che accade. E’ la prima volta, infatti, che un pentito di nazionalità cinese decide di collaborare con la giustizia italiana rivelando attività, nomi, traffici e sistemi organizzativi della criminalità orientale che opera nel nostro Paese. Una realtà delinquenziale solitamente ben protetta dalla fedeltà incondizionata e dal silenzio assoluto dei propri adepti.

Grazie alla rivelazioni del collaboratore, la Direzione distrettuale antimafia è riuscita a smantellare una frequentatissima rete di prostitute cinesi che operavano nel Lazio: principalmente a Roma, ma anche nelle province. L’operazione, condotta dai carabinieri del comando provinciale della Capitale, sempre grazie alle rivelazioni fatte dal pentito cinese, ha consentito anche di stroncare un grosso traffico internazionale di droga, essenzialmente metanfetamine, che coinvolgevano basi criminali anche in Toscana e in Grecia.

Proprio i carabinieri hanno eseguito 47 misure cautelari (19 custodie in carcere, 16 arresti domiciliari e 12 divieti di dimora), emesse dalla magistratura a carico di altrettanti cittadini cinesi, filippini e italiani. Il Gip di Roma, infatti, ha ritenuto più che fondata la richiesta avanzata dalla Direzione distrettuale Antimafia a termine di un’articolata inchiesta che si è sviluppata dal settembre 2021 al luglio dello scorso anno. E, proprio nell’ambito di tale attività investigativa, gli inquirenti, per la prima volta come detto, hanno potuto basare le attività d’indagine sulle dichiarazioni di un affiliato alla criminalità cinese che ha iniziato a collaborare con la giustizia.

Le rivelazioni del pentito hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in merito all’esistenza di una solida struttura criminale di tipo associativo, gestita da cittadini cinesi, attiva nel traffico nazionale ed internazionale di metamfetamine, shaboo, yaba, ketamina, nonché dedita allo sfruttamento della prostituzione.

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