Governo e Regione saranno in prima linea per contrastare il fenomeno dell’erosione costiera a Latina. Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha fatto visita a Latina, ospite di Fratelli d’Italia. Allo Stoà erano presenti il senatore Nicola Calandrini, presidente della V Commissione Bilancio e coordinatore provinciale del partito, Paolo Trancassini, coordinatore regionale del partito e il candidato a Sindaco di Latina Matilde Celentano.
“Sappiamo che il Ministero guidato dal senatore Musumeci è di programmazione e coordinamento e quindi è importantissimo – ha affermato il senatore Calandrini – Abbiamo di fronte una situazione drammatica. Latina possiede 13 km di costa ma non ha la possibilità di mettere in mare un singolo gommone. Abbiamo un approdo turistico, che tuttavia ciclicamente si insabbia e non permette nemmeno agli operatori ittici di lavorare.
Noi veniamo da quasi 7 anni di amministrazione che ha lasciato solo macerie e il supporto del Ministero diventa essenziale per essere di supporto al futuro sindaco. Abbiamo bisogno di un piano regolatore che protegga la nostra costa. Secondo alcuni studi, nel 2050, se non interverremo, avremo perso le nostre coste e questo non possiamo permettercelo. Sappiamo che i fondi ci sono, sia pubblici ma anche privati. Abbiamo bisogno, tuttavia, di una visione di sviluppo complessiva.
Il mare produce il 9% della ricchezza della nostra nazione ed è la via attraverso la quale ci apriamo al mondo. Il mare è balneazione, pesca, collegamenti, materie prime, ambiente e noi a Latina, con Matilde Celentano sindaco, vogliamo che Latina diventi città di mare. Gli operatori balneari, quelli ittici, i diportisti, rappresentano un pezzo importante ma dimenticato del nostro tessuto socio-economico”.
GARANZIE DA MUSUMECI
Il ministro ha assicurato l’impegno del governo per la costa pontina. “Latina ha il diritto di dirsi città di mare ma le è stato espropriato il diritto di essere città di mare – ha affermato il ministro – Abbiamo bisogno di rimediare a questa ingiustizia. Se i rappresentanti del Governo si sono alternati a Latina non è per portare voti ma per prendere un impegno con la comunità di Latina. Dobbiamo pensare alle infrastrutture, dobbiamo fare i conti con l’insabbiamento, con l’area vincolata, con un’area del lungomare abitata e antropizzata non con la necessaria attenzione che avrebbe dovuto richiedere l’urbanizzazione di quell’area.
Ma è chiaro che dobbiamo intervenire per spezzare il muro ideale che divide Latina dal suo mare e consentire quindi attività economiche che consentano all’economia locale quella crescita che merita. Iniziamo subito con l’interlocuzione con la Regione Lazio per arrestare, nel medio periodo, l’erosione. I fondi ci sono, basta solo mettersi intorno a un tavolo”. La filiera di centrodestra ora dovrà necessariamente partire.