informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

La visione di Coppotelli, la Tav di Rocca e il rischio annunci

Massimo Pizzuti
Il presidente della Regione Lazio: “La Stazione Tav si può fare solo a Ferentino, portarla dentro Frosinone significa non voler fare l’opera”. E tutti annuiscono. Il segretario della Cisl Lazio: “Non andremo a narrare ciò che è accaduto, ma ciò che abbiamo deciso di far accadere”. Oggi la conferma alla guida del sindacato nel Lazio.
Maggio 16, 2025
Enrico Coppotelli e Francesco Rocca

Ci sono dei momenti nei quali è necessario dire le cose come stanno senza indorare la pillola e senza ipocrisie. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, intervenendo al congresso regionale della Cisl, ha affermato: “La soluzione più veloce per connettere i territori del Lazio è quella della stazione Tav a Ferentino, in provincia di Frosinone. Portare la Tav dentro Frosinone, invece, significa non fare l’opera. Già Ferentino avvicinerebbe Frosinone a Roma in maniera significativa creando nuove opportunità. Questa è un’altra sfida per contrastare lo spopolamento. Dobbiamo lavorare sulle infrastrutture, non sono negoziabili. Non possiamo correre dietro ai campanili, dobbiamo fare i conti con la realtà. Già Ferentino creerebbe nuove opportunità per contrastare lo spopolamento. Ricordiamo che dietro ogni infrastruttura ci sono le vite”.
Traduzione (ruvida) dal politichese: la Stazione Tav a Frosinone è impossibile. Era un’ipotesi alla quale aveva guardato il parlamentare della Lega Nicola Ottaviani qualche anno fa. Ieri il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ha voluto sottolineare la condivisione dell’impostazione del Governatore, spiegando che l’obiettivo di Frosinone è quello di prevedere un trenino di collegamento veloce tra il capoluogo e la Stazione Tav, riattivando dei binari in disuso.
Francesco Rocca ha spiegato che l’area di Ferentino-Supino è l’unica sulla quale potere prevedere la Stazione Tav. Come è sempre stato. Ma attenzione: non c’è nulla, se non la volontà politica della Regione Lazio. Che però ha bisogno di un territorio unito, determinato, “cattivo” nel mettere in campo un vero gioco di squadra. Per convincere seriamente Ferrovie dello Stato e RfI a inserire nel progetto delle opere (con uno stanziamento vero delle risorse) la Stazione dell’Alta Velocità a Ferentino-Supino. Altrimenti le fermate a Frosinone e Cassino resteranno un brodino riscaldato più volte. Con zero capacità di incidere su un vero salto di qualità della provincia.

MA ANCHE ROCCA RISCHIA DI CADERE NELLA POLITICA DEGLI ANNUNCI

A novembre 2024 la seduta della commissione trasporti della Regione Lazio ha evidenziato drammaticamente il vuoto assoluto sulla proposta di prevedere una Stazione Tav per la Ciociaria. Nessuno è salito sulle barricate, nessuno ha provato a invertire la tendenza. Tutti si sono limitati a ipotizzare soluzioni alternative: Frosinone, Roccasecca, Cassino e via di questo passo. Una strategia precisa di chi non ha…strategie. E neppure peso politico. Quello di Francesco Rocca è stato un ultimo appello. Se davvero si vuole la Stazione, i campanilismi devono finire e il territorio (in tutte le sue accezioni) deve cambiare passo. Con progetti, proposte, ipotesi di finanziamento e capacità di supportare la Regione nel confronto con Ferrovie dello Stato. Insomma, basta “fuffamontata”. E basta sedute di commissione come quella del novembre 2024, assolutamente inutile.
Anche se, aggiungiamo, le informazioni di cui noi disponiamo parlano di una indisponibilità, almeno per i prossimi anni di RFI ad aprirsi ad un vero confronto serio sull’ipotesi alta velocità.
Ci sono ragioni oggettive quasi insuperabili che mettono fuori dai radar questa ipotesi e lo stesso Rocca rischia di farsi suggestionare dal politichese dei suoi referenti sull’argomento. Forse, per lui, sarebbe meglio lasciare a Zingaretti il premio Oscar per la “migliore promessa mai realizzata” e magari concentrarsi da subito su qualche soluzione strategica che migliori sensibilmente i collegamenti quotidiani della nostra provincia con la capitale.

COPPOTELLI, LEADER NON PER CASO

Qualche minuto fa Enrico Coppotelli è stato riconfermato all’unanimità segretario regionale della Cisl.
Al congresso quasi cinquanta pagine di relazione nelle quali ha tracciato un bilancio guardando al futuro. Con alcune frasi indicative: “In questo congresso non andremo a narrare ciò che è accaduto, ma ciò che abbiamo deciso di far accadere e di governare come sindacato confederale Cisl nel Lazio. Delle scelte che hanno contribuito a far crescere i nostri iscritti fino a raggiungere le 302.000 persone dei benefici generati nelle comunità locali”. Un’impostazione di governo di un sindacato che svolge il proprio ruolo di rappresentanza dei lavoratori, senza battaglie ideologiche e posizioni talebane, strumentali e politiche. Poi Coppotelli ha spiegato: “Per quanto riguarda il lavoro, solo quello contrattato e partecipato può essere di qualità e di sicurezza. Per questo ribadiamo l’importanza della contrattazione: per migliorare le condizioni sociali di vita e lavorative, ben sapendo di richiedere obiettivi ambiziosi e visioni di lungo periodo. Servirà uno sforzo condiviso ed una partecipazione coesa di tutti, istituzioni, sindacati, imprese e mondo accademico, perché solo con un grande patto di alleanza potremo costruire un futuro migliore per il Lazio garantendo sia sviluppo sostenibile che salari dignitosi”.
Vuol dire avere una visione che passa attraverso la contrattazione. Lasciando stare guerre di religione. Significa che il tempo dell’agire è adesso. Senza indugi. Significa che la Cisl si pone come un interlocutore lucido e affidabile sul piano del governo dei territori. Infatti Daniela Fumarola, segretaria nazionale della Cisl, ha concluso: “Con la convinzione che la parola “insieme” deve essere il modo di procedere di fronte alle enormi sfide che abbiamo davanti a noi come Paese”. Oggi la giornata conclusiva del congresso, che vedrà la conferma di Enrico Coppotelli alla guida della Cisl Lazio. In questi tre giorni è apparsa evidente la centralità di un sindacato che fa… il sindacato.
Confrontandosi sui problemi reali del mondo del lavoro e accettando le sfide della modernità. A cominciare dall’Intelligenza artificiale. Tantissimi i protagonisti del mondo politico, economico, sociale, scolastico, culturale che hanno partecipato all’appuntamento. Enrico Coppotelli è solito mantenere un profilo soft. Gli interessano i risultati. E nella tre giorni romana del suo congresso ha dimostrato che ha le carte in regola per indirizzare molte delle scelte che verranno a livello regionale e nella nostra provincia. Finalmente un leader. E non per caso.

Giugno 19, 2025

Come tutti i “tormentoni” capaci di fare la differenza arriva un momento nel quale il caos è totale e il

Giugno 18, 2025

Al Comune di Frosinone il centrodestra ha un problema politico enorme da (almeno) due anni. Oggi che tutti i nodi

Giugno 18, 2025

Il Presidente della Provincia di Frosinone, Luca Di Stefano, ha espresso il proprio pieno sostegno alla proposta di legge regionale

Giugno 18, 2025

Nel corso di questi giorni l’Assessorato Regionale con delega alla Protezione Civile guidato dall’On. Ciacciarelli sta svolgendo una attività di

Giugno 18, 2025

“Oggi in Commissione Sanità e Politiche sociali due importanti proposte di legge che perseguono l’obiettivo principale di migliorare la qualità

ULTIMI ARTICOLI