
Una location suggestiva, la pioggia che decide di prendersi un’opportuna pausa e lo sport al centro di un’analisi che da esso trae spunto per arrivare a riflessioni di carattere generale.
Come nella vita le potenzialità, le attitudini, o per dirla con l’autore il talento, possano e debbano incontrare l’attimo giusto e il posto giusto per sbocciare, ce lo ha detto mirabilmente Massimiliano Martino, responsabile della comunicazione del Frosinone Calcio.
Aurora Folcarelli e Alessandro Andrelli hanno introdotto gli ospiti, autorevoli e partecipi. E la tribuna dello Stirpe per un giorno sì è fatta palcoscenico.
Attori rapiti dal verbo dello sport e delle sue dinamiche, con un occhio di riguardo al calcio, ma una giusta vetrina anche per altre discipline.
Talento ed occasione in connubio attraverso le storie che Martino ha raccolto.
Sono 8 i personaggi che hanno raccontato “la scintilla”, ma soprattutto ciò che l’ha preceduta. Da calciatori campioni del mondo, come l’icona Dino Zoff e il terzino più amato d’Italia, ora apprezzato trainer, Fabio Grosso, a sportivi di discipline meno celebrate, come l’ex campione di scherma Stefano Pantano, la ex marciatrice Giuliana Salce, il nuotatore artistico, Giorgio Minisini e la nuotatrice paralimpica Xenia Palazzo passando per chi lo sport lo racconta quotidianamente, come Gianluca Di Marzio e Gianni Bezzi: otto vicende sportive, umane, fatte di sensibilità, di sacrifici e di amore.
OTTO STORIE DI SPORT SOTTO I RIFLETTORI
Massimiliano, per questa prima fatica editoriale, ha avuto un copertinista di eccezione, quell’Andrea Gattabuia che ha collaborato con “Dylan Dog”, l’inquilino di Craven Road capace di soppiantare per popolarità gli eroi bonelliani Tex e Zagor.
E ad elogiare il lavoro di Martino è stato, tra gli altri, anche il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, che ha posto l’accento sulla necessità di non banalizzare, di non omologare ciò che dovrebbe essere frutto di studio e di competenza specifica.
Sulla stessa lunghezza d’onda Francesco Repice, la voce del calcio, che ha evidenziato la deriva dell’era del tweet, ponendo in contrapposizione fatica, ricerca, lavoro e sacrificio, ingredienti indispensabili per chi voglia esportare cultura, in ogni sua forma.
Presente nel suggestivo “studio stadio” anche il professor Paolo Sellari, docente di geografia politica e da sempre apprezzato commentatore delle calcistiche vicende.
Davvero tanti gli appassionati che hanno assistito a questa “vernice” e applausi per tutti ma soprattutto per lui, Massimiliano, professionista esemplare e persona perbene.
Questa sua opera, originale e certosina, farà forse da “apripista” (la terminologia sportiva è d’obbligo) ad altre, che Martino ci proporrà con il garbo consueto e con quell’amore verso lo sport che è la nostra “teoria del tutto”, senza mancare di rispetto a Hawking e alle sue fascinose tesi cosmologiche.
