Si è chiusa ieri, con un lancio indiscriminato di petardi, seggiolini e oggetti di varia consistenza e dimensioni, la lunghissima stagione del campionato cadetto.
In ritardo rispetto alle date originariamente fissate per la disputa dei playout, sono state Salernitana e Sampdoria a giocare l’ultimo atto, con i genovesi vittoriosi all’andata e al ritorno, con l’identico punteggio di 2-0. Il match dell’Arechi si è chiuso in anticipo per via dei lanci di cui sopra e la seconda consecutiva retrocessione è maturata nel modo più amaro per i granata campani.
Ai play-out è sfuggito per il rotto della cuffia il Frosinone, proprio alla vigilia del doppio confronto con la Salernitana, che il campo aveva decretato quale spareggio per la permanenza. Poi le vicissitudini del Brescia e il progressivo affondare delle rondinelle lombarde hanno determinato questa salvezza strappata davvero per i capelli.
Il primo atto ufficiale della nuova stagione è la partenza per altri lidi del direttore generale, Guido Angelozzi, accasatosi in Sardegna, al Cagliari. Il suo saluto al popolo ciociaro è stato intenso, partecipato ed ha evidenziato come il dirigente catanese si fosse davvero affezionato a questo club e a tutto ciò che intorno ad esso ruotava.
Dopo i cinque anni della gestione Angelozzi, che hanno portato a una promozione in A e anche a un ritorno amaro e persino beffardo in cadetteria, si apre un nuovo ciclo. Il quinquennio di Angelozzi ha portato a Frosinone giocatori importanti, attraverso la politica dei prestiti di prospetti che naturalmente era impossibile pensare di acquistare in via definitiva (parliamo di Soulè, Barrenechea, Okoli e altri). Chi gli succederà dovrà operare un giusto mix di operazioni definitive e di contratti stagionali, perché è imprescindibile per un club dalle potenzialità economiche non illimitate ricorrere anche a questo tipo di ingaggi per elevare il tasso tecnico della squadra.
Nell’ultima stagione il vero punto debole è stato quella della scarsa prolificità. Chi verrà dovrà anzitutto provare a potenziare il pacchetto offensivo. Naturalmente il grande punto interrogativo, parallelo e in qualche modo connesso a quello del nuovo responsabile dell’area tecnica, riguarda l’allenatore. Per ora tante illazioni, tante voci di corridoio, ma davvero nessuna certezza. Ne sapremo probabilmente di più già mercoledì, quando il massimo dirigente del Frosinone, dottor Maurizio Stirpe, terrà un’attesissima conferenza stampa. Attesa breve, pertanto. Appuntamento a mercoledì.