Torna allo Stirpe la capolista indiscussa del campionato di serie B. Torna la domenica pomeriggio, per confrontarsi con il Venezia, squadra insidiosa e arrabbiata. Il team di Vanoli esprime da tempo un calcio bello e incisivo ed ha rimesso in piedi una stagione che sembrava davvero problematica.
Nell’ultima gara, però, è stato sconfitto a Bari, in un match pesantemente condizionato da una decisione arbitrale, anzi del Var, in merito a un gol di Pohjanpaolo, annullato poco opportunamente.
Il Frosinone però ha fretta di portare a compimento la sua meravigliosa follia, iniziata sotto sguardi scettici, proseguita tra interrogativi e sussurri ed ora a un passo dalla realizzazione.
Per la A diretta servono probabilmente 70 punti e, a 11 giornate dal termine, ne mancano solo 12.
Battere il Venezia significherebbe pertanto compiere un passo avanti sostanziale. La vittoria di Ferrara ha fugato le ombre in tempo reale. L’arrembante Parma di Vasquez è dimenticato, è un episodio in controtendenza con la storia, una serata storta, una nube isolata in un cielo azzurro.
Col Venezia il Frosinone deve riprendere il cammino casalingo che gli è già valso 32 punti, figli di 10 vittorie e 2 pareggi.
LE IPOTESI DI FORMAZIONE
Non ci sarà Mazzitelli, uscito malconcio dal match di Ferrara, e naturalmente non ci sarà Lulic, che da qui alla fine del campionato potrà assecondare le gesta dei compagni di squadra solo col pensiero e con il cuore.
Davanti a Turati, confermata la coppia di centrali composta da Ravanelli e Lucioni, mentre a destra Monterisi pone la propria autorevole candidatura nel rilevare Sampirisi. A sinistra Cotali, che torna dalla squalifica, è favorito su Frabotta, che a Ferrara non ha certo offerto la propria miglior prestazione.
A centrocampo regia affidata al rientrante Boloca, con Rohden e Kone a completare il pacchetto centrale.
Davanti, ancora una volta non ci sono certezze, ma ipotizziamo che Caso e Insigne possano partire dal primo minuto, con Moro a giostrare nel ruolo di punta avanzata.
Baez, Bidaoui, Mulattieri e Garritano rappresentano però qualcosa di più di semplici alternative.
Grosso ha ricordato il suo concetto base: si gioca in 16, poco importa se dal fischio iniziale.
E si dovrà giocare con la determinazione dei giorni più belli, perché questo Venezia, che ha in organico Zampano, Novakovich e Ciervo, tre ex, ed ha in Pohjanpalo la punta più ispirata, non può essere sottovalutato in alcun modo.
Arbitrerà Maria Sole Ferrieri Caputi. Con lei, per ora, il Frosinone ha vinto due volte su due…