Governatore della Regione, “vice” e presidente del consiglio della Pisana. Il tris d’assi è formato da Francesco Rocca, Roberta Angelilli e Antonello Aurigemma. Fratelli d’Italia non ha effettuato “blitz” a danno degli alleati, semplicemente ha chiesto e ottenuto il rispetto del risultato elettorale del 12 e 13 febbraio scorsi nella neo giunta Rocca. Nel Lazio Rocca ha vinto con il 54% e i partiti hanno ottenuto questi risultati: 33,63% Fratelli d’Italia (22 consiglieri), 8,51% Lega (3 consiglieri), 8,43% Forza Italia (3 consiglieri). Non si poteva prescindere da questo e la soluzione del 6-2-2 alla fine rispecchia la fotografia scattata dagli elettori.
GIUNTA ROCCA, IL PACCHETTO DI MISCHIA
Paolo Trancassini, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ha dovuto mediare al proprio interno, soprattutto nelle province. Ha resistito ad ogni tentativo di Lega e Forza Italia di ridimensionare la rappresentanza del suo partito. Piazzando nell’esecutivo i big dei big. Ci saranno, contemporaneamente, Giancarlo Righini, Roberta Angelilli, Massimiliano Maselli e Fabrizio Ghera. Un vero e proprio pacchetto di mischio da squadra top del rugby internazionale. A completare il quadro Elena Palazzo (Latina) e Michele Nicolai (Rieti). Ma sono le deleghe in capo a Fratelli d’Italia che fanno capire la portata del risultato raggiunto da Trancassini: sanità (per Rocca), bilancio, agricoltura, sviluppo economico, trasporti, urbanistica, lavori pubblici, rifiuti. Più la vicepresidenza e la presidenza del consiglio. Tutto giustificato dal 33,63%, ma comunque è un traguardo inimmaginabile fino a un anno fa. Giorgia Meloni aveva chiesto ai suoi una prova di forza nel Lazio e l’ha ottenuta. La destra di governo è ormai realtà ovunque, ma nella Regione dove c’è la Capitale d’Italia è tutto assai amplificato. Paolo Trancassini porta a casa un successo politico netto.
LEGA E FORZA ITALIA
Claudio Durigon si è dovuto dividere tra impegni di governo (sottosegretario), di Parlamento (senatore) e politici (coordinatore regionale). Ha immediatamente alzato l’asticella: due assessorati e presidenza del consiglio. Sapeva che non glielo avrebbero concesso, ma in realtà voleva fermarsi a 2 posti. Ha combattuto fino in fondo la battaglia per Pino Cangemi alla presidenza dell’aula, ma quando ha capito che FdI aveva blindato Aurigemma, ha fatto l’unica cosa che doveva: insistere per due assessorati. Neppure per un nano/secondo ha messo in discussione Pasquale Ciacciarelli, resistendo alle pressioni delle federazioni di Roma (Tony Bruognolo e Laura Cartaginese) e Latina (Angelo Orlando Tripodi). Con Ciacciarelli e Simona Baldassarre la Lega ha una rappresentanza all’altezza della situazione e deleghe di assoluto livello: Urbanistica, Sport e Cultura. Adesso Durigon dovrà impegnarsi per bilanciare il quadro interno guardando a tutte le province. Il sottosegretario è di Latina ed è stato eletto a Viterbo: come fanno i leader ha chiesto un “sacrificio” ai fedelissimi, che saprà ricompensare.
A partire dalle commissioni consiliari dove Durigon conquista un “quasi assessorato” con la prestigiosa presidenza delle commissione Sanità che verrà affidata a Angelo Tripodi. Considerando l’interim della delega (alla Sanità) per Francesco Rocca il bilanciamento ottenuto dal Carroccio equivale ad una posizione di assoluto rilievo nell’ambito dello scacchiere regionale.
In Forza Italia Claudio Fazzone e Antonio Tajani si sono legittimati a vicenda: il primo ha rotto schemi (chi si aspettava Simeone e Mitrano fuori dalla giunta?) e ha spinto per Giuseppe Schiboni, il secondo per Luisa Regimenti. Sono rimasti a guardare Claudio Lotito e Maurizio Gasparri. Adesso Fazzone proverà a far eleggere Pino Simeone al vertice dell’Egato della provincia di Latina e alla prima occasione utile terrà in considerazione l’altro fedelissimo Cosmo Mitrano.
GIUNTA ROCCA – CIACCIARELLI IN RAPPRESENTANZA DELLA CIOCIARIA
La Ciociaria sarà rappresentata in giunta dal leghista Pasquale Ciacciarelli. Nella scorsa legislatura (di Zingaretti) la provincia non ha avuto assessori. Fabio Tagliaferri, assessore di Frosinone di Fratelli d’Italia, è stato in corsa fino all’ultimo, poi hanno prevalso le regole di partito e della politica. Non si tratta di una sconfitta. C’è anche il consiglio regionale, dove Daniele Maura e Alessia Savo (FdI) si giocheranno le loro carte per vari ruoli: segretari dell’ufficio di presidenza e commissioni. All’opposizione c’è Sara Battisti, che potrebbe ambire alla vicepresidenza dell’aula anche se ieri sera si parlava già di un sostanziale via libera per Mario Ciarla.
Francesco Rocca presenta la sua giunta dopo un mese dalla vittoria. Da questo momento in poi davvero “pancia a terra” a lavorare.
REATO DI COMPLEANNO
Pd e Movimento Cinque Stelle hanno avuto un’altra ideona: attaccare il presidente del consiglio Giorgia Meloni, il Capitano della Lega Matteo Salvini e il fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi perché hanno partecipato alla festa dei 50 anni del leader del Carroccio. Permettendosi, udite udite, perfino di cimentarsi al karaoke. Comportamenti ritenuti offensivi considerando la strage di migranti di Cutro. Siamo davvero oltre ogni immaginazione. Cosa c’entra una festa di compleanno (privata) con un evento del genere e con la politica nazionale? Niente di niente. Con questa opposizione il centrodestra governerà fino al 2050.
