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Giunta Rocca: le variabili impazzite che tengono sulle spine Tagliaferri e Ciacciarelli. L’annuncio rimandato a domani

Licandro Licantropo
La provincia di Frosinone potrebbe avere due assessori. Nessun dubbio sul fatto che Francesco Rocca terrà la sanità
Marzo 10, 2023
Fabio Tagliaferri e Pasquale Ciacciarelli

Sia Pasquale Ciacciarelli che Fabio Tagliaferri vedono a portata di mano l’opportunità di entrare nella giunta regionale di Francesco Rocca. Ma entrambi dovranno fare i conti con gli incastri tra i vari assessorati e la presidenza del consiglio e soprattutto con le scelte dei “mostri sacri” dei rispettivi partiti. Da due giorni (e due notti) nessuno si alza dal tavolo del centrodestra: deleghe e nomi vengono continuamente aggiornati e a questo punto l’annuncio dell’esecutivo potrebbe esserci domani. La provincia di Frosinone potrebbe avere due assessori, uno solo o restare a bocca asciutta. Nel primo caso sarebbe un successone, nel secondo una situazione accettabile, nel terzo una doccia scozzese.

GIUNTA ROCCA, LE CERTEZZE

Dieci assessorati e presidenza del consiglio. Le ipotesi sono due: 6 posti in giunta (e presidenza) a Fratelli d’Italia, 2 alla Lega, 2 a Forza Italia. Oppure: 7 ai Fratelli, 1 (più presidenza) alla Lega, 2 a Forza Italia. L’unica variabile potrebbe essere 1 (più presidenza) a FI, 2 alla Lega. Tutto il resto c’è, ma non rientra nell’immediato e questo vuol dire che nessuno si fida. I 4 sottosegretariati dovranno essere votati in aula perché si tratta di mettere mano allo statuto. Le presidenze delle commissioni e delle “partecipate” arriveranno in un secondo momento e non hanno lo stesso valore di un assessorato.
Nessun dubbio sul fatto che Francesco Rocca terrà la sanità, la regina delle deleghe per ogni Regione, l’argomento che assorbe la stragrande maggioranza delle risorse economiche previste in bilancio. La terrà in quota Fratelli d’Italia.
Nel partito della Meloni ci sono quelli che sicuramente avranno un posto in giunta: Giancarlo Righini (bilancio e agricoltura), Roberta Angelilli (vicepresidenza e attività produttive), Fabrizio Ghera (trasporti e rifiuti), Massimiliano Maselli (urbanistica e lavori pubblici). Gli intoccabili sono loro. Subito dopo Elena Palazzo, di Latina: potrebbe avere lo sport. Siamo a 5. Il sesto potrebbe essere Fabio Tagliaferri, assessore ai servizi sociali del Comune di Frosinone: nelle ultime quarantotto ore il suo nome ha scalato parecchie posizioni anche se non rientra fra gli eletti.

Il presupposto dei 6 assessori di FdI regge sull’elezione a presidente del consiglio della Pisana di Antonello Aurigemma. Quella postazione però è rivendicata anche da Lega e Forza Italia. Se alla fine andrà agli alleati, Aurigemma sarà tenuto in considerazione per la giunta. Perciò Fabio Tagliaferri guarda con attenzione a questo scenario. A quel punto Fratelli d’Italia arriverebbe a 7 posti in giunta e l’ultimo sarebbe il terzo in quota rosa (dopo Angelilli e Palazzo). Si dovrebbe scegliere tra Laura Allegrini (Viterbo), Eleonora Berni, Claudia Chiarinelli (Rieti), Alessia Savo (Frosinone), Laura Corrotti (Roma).
Nella Lega molto ruota attorno al nome di Pino Cangemi, che punta al ruolo di presidente del consiglio regionale. Resterebbe un solo assessorato, che Pasquale Ciacciarelli dovrebbe contendersi con Angelo Tripodi, Tony Bruognolo, Laura Cartaginese e Cinzia Bonfrisco. Più semplice (per Ciacciarelli) se si andasse sui due assessorati rinunciando alla presidenza. Ma non sarà facile convincere Cangemi, nemmeno per il sottosegretario e coordinatore regionale del partito Claudio Durigon.

In Forza Italia solita sfida tra Claudio Fazzone e Antonio Tajani. Al primo la presidenza del consiglio regionale non dispiacerebbe e aveva individuato Cosmo Mitrano. Ma per quella postazione c’è la fila. Con due assessorati, FI reclamerebbe la vicepresidenza. I nomi di Claudio Fazzone sono quattro e nelle ultime ore quello dell’ex sindaco di San Felice Circeo Pino Schiboni ha scalato molte posizioni. Non sono però tramontate tutte le altre ipotesi: Giuseppe Simeone, Cosmo Mitrano, Stefania Stravato. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani spinge per la nomina dell’ex deputata Maria Spena, per la quale immagina le deleghe alla vicepresidenza e alla scuola. In tutti i partiti quindi saranno le situazioni interne a delineare il quadro definitivo.
Francesco Rocca però non può attendere ancora molto: più volte ha detto che bisogna lavorare “pancia a terra”, chiedendo ai partiti senso di responsabilità e capacità di guardare al quadro completo della coalizione. Però al tavolo delle trattative nessuno può ignorare le aspettative dei singoli e la necessità di mantenere intatti gli equilibri interni. Non è affatto semplice. Il primo test per la maggioranza di centrodestra ci sarà lunedì in consiglio regionale, quando si dovrà votare per l’elezione del presidente dell’aula. Il centrodestra ha 31 voti (compreso Rocca). Ci saranno tutti? L’Udc ha già fatto capire che potrebbe prendere le distanze immediatamente. Da sempre la definizione della giunta lascia uno strascico di delusioni e malumori. Sta ai partiti cercare di farli rientrare dando delle prospettive concrete.

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