Giorgia Meloni punta sulla riforma della Capitale. Eloquenti le parole pronunciate nel discorso sulla fiducia a Montecitorio e palazzo Madama: “È nostra intenzione completare il processo per dare a Roma Capitale i poteri e le risorse che competono a una grande capitale europea e dare nuova centralità ai nostri Comuni. Perché ogni campanile e ogni borgo è un pezzo della nostra identità da difendere”.
A giugno la Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati ha elaborato un primo testo sulla riforma costituzionale di Roma Capitale. La riforma è poi arrivata in Aula, ma il 21 luglio l’iter si è bloccato a causa delle dimissioni dell’allora presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Il testo elaborato dalla Commissione Affari costituzionali portava la firma di Annagrazia Calabria, Forza Italia, e Stefano Ceccanti, Partito democratico, che avevano recepito emendamenti anche a firma di deputati di Lega e Fratelli d’Italia. Il testo prevede che lo Stato riconosca a Roma Capitale “forme e condizioni particolari di autonomia normativa, amministrativa e finanziaria”. Attualmente Roma possiede soltanto l’autonomia amministrativa e finanziaria. In pratica la Capitale sarà equiparata, dal punto di vista normativo, alla Regione Lazio.
Il testo prevede la modifica del secondo periodo del terzo comma dell’articolo 114 della Costituzione con queste parole: “Roma Capitale dispone di poteri legislativi definiti nelle materie di cui all’articolo 117, terzo e quarto comma, esclusa la tutela della salute e le altre materie stabilite d’intesa con la Regione Lazio e lo Stato, secondo legge dello Stato approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti. Roma Capitale può conferire con legge le proprie funzioni amministrative a municipi. La legge dello Stato, sentiti gli enti interessati, stabilisce forme di coordinamento tra la Regione Lazio e Roma Capitale”. Roma eserciterà i poteri legislativi di cui attualmente dispone la Regione, ad eccezione della Sanità, che resterà di competenza esclusiva regionale.
PIU’ POTERI DALLA REGIONE LAZIO
La presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli ha sottolineato come dalla Regione Lazio siano in arrivo nuovi poteri a favore di Roma Capitale.
“La giunta regionale del Lazio, con l’approvazione del collegato al bilancio, ha previsto il trasferimento a Roma Capitale di nuovi poteri in materia urbanistica -ha evidenziato la Celli– è un atto che conferisce maggiori poteri all’amministrazione capitolina e rafforzerà la nostra azione per l’interesse della città e dei romani. Sarà così possibile incidere con più forza e, in particolare, con regole e procedure più semplici e snelle in tema di rigenerazione urbana per il nostro territorio. Un grazie alla giunta regionale, al presidente Nicola Zingaretti, al vicepresidente e assessore al bilancio Daniele Leodori e all’assessore all’urbanistica Massimiliano Valeriani, perché con questo provvedimento hanno testimoniato con fatti concreti attenzione allo sviluppo e alla crescita della città di Roma, in un momento così delicato, mettendo in campo una proficua collaborazione istituzionale. Al tempo stesso, mi auguro che anche la riforma costituzionale per Roma Capitale, con il rinnovato Parlamento e con il nuovo Governo, possa riprendere il suo percorso ed essere approvata in tempi brevi”. Il count down per la riforma di Roma Capitale, attesa ormai da oltre un ventennio può iniziare.