Non poteva andar meglio di così: tutte le avversarie del Frosinone nella lotta per la permanenza hanno lasciato il terreno di gioco senza punti in tasca.
A differenza di quanto era avvenuto nelle settimane appena trascorse, stavolta niente miracoli e niente colpi a sorpresa delle compagini che navigano nelle pericolose acque del fondo classifica. Se i canarini hanno dovuto incassare un rotondo e certamente ingeneroso passivo al termine della loro fatica del venerdì sera con l’Inter, possiamo ora affermare che alle altre non è andata molto meglio. Al di là del numero dei gol subiti, infatti, nessuna ha mosso la classifica.
Sabato sera il Cagliari ha lasciato San Siro dopo aver incassato una cinquina figlia soprattutto di un secondo tempo a forti tinte rossonere. Non poche le analogie con la gara del Frosinone, almeno quanto a sequenza delle marcature. Ad onor del vero i ciociari in attacco hanno fatto meglio dei sardi. Questa affermazione che può apparire paradossale, visto che il Frosinone ha chiuso la contesa senza reti, è suffragata dalle tante occasioni da gol che i giallazzurri hanno saputo costruire, con la traversa e le parate di Sommer a dire di no in un primo tempo giocato davvero in modo eccellente ma non premiato dal risultato.
Domenica all’ora di pranzo è toccato all’Empoli ingoiare un boccone indigesto: due gol, uno per tempo, hanno traghettato la Lazio oltre le ansie di una prestazione non impeccabile e tacitato in modo deciso le velleità dei toscani di uscire dall’Olimpico con qualcosa di più di una prestazione diligente.
Alle 15 è toccato a Verona e Sassuolo andare in cerca di gloria e soprattutto di punti rispettivamente contro Torino e Genoa. Tanto gli scaligeri che i neroverdi emiliani hanno provato l’ebbrezza del vantaggio. Se quello del Sassuolo sul campo dei genovesi era parso un premio esagerato rispetto alle risultanze del terreno di gioco, il vantaggio del Verona sul Torino era stato ampiamente legittimato da una prestazione di spessore. Poi, però, entrambe hanno patito la rimonta. L’orgoglioso Genoa di Gilardino, dinanzi al pubblico amico, ha voluto regalarsi l’ennesimo successo di una stagione memorabile, la migliore da molti anni a questa parte. Il Torino, sonnecchioso e inconcludente per 80′, ha d’improvviso accelerato i ritmi, trovando due reti che hanno condannato in modo esagerato i veneti, che a dieci minuti dal termine si vedevano quasi fuori da ogni pericolo.
Alle 18,30 scenderanno in campo al “Via del Mare” Lecce e Udinese. I salentini sono matematicamente salvi, alla luce dei risultati maturati sui vari campi in questo trentaseiesimo turno. Ne deriva che la partita conterà soprattutto per l’Udinese, che fa gli scongiuri e spera di sottrarsi al destino comune di tutte le altre pericolanti. I friulani potrebbero, vincendo, scavalcare tanto l’Empoli che il Frosinone, sopravanzandoli di una lunghezza. In caso di pareggio invece i bianconeri resterebbero un punto più giù della coppia che attualmente è collocata un solo gradino più su dei tre posti che scottano. E nel prossimo turno ci sarà il confronto diretto Udinese-Empoli, un vero e proprio spareggio salvezza.