La matematica è una scienza esatta e caparbia.
Non c’è verso di strapparle un’eccezione: regala a volte speranze effimere, altre volte timori infondati.
È il giudice più garantista del mondo, perché prima di emettere un verdetto esige la certezza. Per la matematica al Frosinone servono ancora 8 punti, che renderebbero inutile persino un en-plein del Bari.
Per la logica possono bastarne meno, però c’è anche un primo posto da difendere e nell’ottica del duello col Genoa sia la matematica che la logica sono un po’ più esigenti.
E allora? E allora, testa bassa e pedalare, pardon correre, come vuole mister Grosso, uno che non si abbandona a voli pindarici e bada alla sostanza.
La sostanza dice che per uscire imbattuti o addirittura vittoriosi dalla Unipol Domus ci vorrà un Frosinone col vestito buono, quello un po’ cinico e sprezzante del pericolo, che osa e capitalizza.
Impossibile pensare di farla franca con una partita attendista, perché il Cagliari davanti ha qualità e fantasia e anche perché il Frosinone non è squadra che lascia fare all’avversario.
Bisognerà essere propositivi e bravi a punire la difesa dei sardi, battuta 30 volte in 32 gare, che non è molto ma neanche pochissimo. Il Frosinone ha il migliore attacco e la migliore difesa, ma non sono i numeri a scendere in campo, come Grosso ricorda con saggezza.
All’attacco canarino mancherà Mulattieri, che difficilmente potrà tornare in campo in questo finale di stagione. Le sei gare residue dovranno giocarle Moro, che già si è alternato nella titolarità con il centravanti scuola Inter, e Borrelli, che ha sempre risposto presente nelle (in verità rare) occasioni in cui è stato chiamato all’opera.
Szyminski rientrato in gruppo è la novità positiva della settimana, con il trainer giallazzurro che potrà avere abbondanza di scelte nel pacchetto di retroguardia.
IPOTESI DI FORMAZIONE
Davanti a Turati, i centrali dovrebbero comunque essere Lucioni e Ravanelli, mentre sulle corsie basse è possibile che Oyono, straripante contro l’Ascoli, ritrovi la sua corsia di destra, con Cotali restituito al ruolo di titolare sulla sponda opposta.
A centrocampo difficile ipotizzare un trio diverso da quello affiatato e affidabile composto da Rohden, Mazzitelli e Boloca; davanti, Caso tornerà titolare e agirà con Robertino Insigne a immediato supporto di Luca Moro.
Il Cagliari di Ranieri confida nel magic moment di Lapadula, ex di turno.
Il tecnico romano dovrebbe schierare davanti a Radunovic una difesa a quattro con Obert, Dossena, Azzo e Di Pardo. Makoumbou, Nandez e Lella andranno a comporre la cerniera di centrocampo, con Mancosu appena dietro le due punte, Lapadula e Luvumbo.
Arbitrerà Manuel Volpi, della sezione di Arezzo. Fischio d’inizio ore 16.15