C’è il rischio che il ritorno a scuola, tra poco più di un mese, sia caratterizzato nel viterbese dal fenomeno delle cosiddette classi pollaio. Vale a dire quelle stanzette dove si affollano fino a 30 studenti l’uno francobollato all’altro. Con tutte le conseguenza del caso: prima fa le quali il rischio di contagiarsi l’un l’altro del virus. E comunque con buona pace anche dell’efficacia dell’insegnamento considerato che la qualità della didattica, come noto, è inversamente proporzionale al numero degli alunni. E a complicare la situazione potrebbe essere anche la presenza, nelle classi più numerose, di ragazzi disabili o con bisogni educativi speciali. Il fatto è che in questo mese che ci separa dalla chiusura dell’anno scolastico 2021-2022 nel viterbese s’è fatto poco per ovviare a tale criticità. Si cerca ora di correre ai ripari. Si farà ancora in tempo visto che siamo alle soglie di agosto, mese in cui i due terzi degli italiani va in vacanza? Per ora il provveditore di Viterbo Daniele Peroni ha incontrato i sindacati per fare il punto anche sugli organici.
“Per quanto riguarda il sostegno, è previsto un rapporto 1 a 1 per i cosiddetti comma 1 dell’articolo 3 della legge 104 (la disabilità più grave), un rapporto 1 a 3 per i casi meno gravi e un rapporto 1 a 4 per le certificazioni in itinere – scrive la segretaria provinciale dello Snals, Brunella Marconi – Ciò che è uscito fuori dalla riunione è che all’appello mancano molti posti nell’organico di fatto. La conseguenza sarà che a settembre avremo anche quest’anno classi molto numerose”.
La sindacalista cita il caso di Acquapendente dove si sarebbe dovuta formare una classe di 37 alunni. In quel caso si è riusciti a ottenere uno sdoppiamento. “Il problema – sottolinea Marconi – è che il saldo resta invariato. Per una classe che viene sdoppiata, ce ne sono altre due meno numerose che vengono accorpate, con tutte le conseguenze del caso che questo comporta. Purtroppo, in mancanza di ulteriori posti concessi dal Ministero, si è dovuto raschiare il fondo del barile”.

Sequestrati dai finanzieri oltre 6mila prodotti pericolosi per la salute
Le attività svolte dalle Fiamme Gialle Viterbesi nell’ambito dei controlli a contrasto dei fenomeni dellacontraffazione, dell’abusivismo commerciale, delle violazioni in materia di sicurezza prodotti e tutela del “Made in Italy” hanno interessato i comuni di Viterbo, Nepi, Tarquinia, Tuscania e Montalto di Castro, sottraendo dal mercato una notevole quantità di