Sono sfide da 180’, ma talvolta possono bastarne 90. Lo sanno bene Real Madrid e Napoli, che per eliminare ogni tensione in vista del return match, hanno risolto la questione già in gara1 degli ottavi di Uefa Champions League. In svantaggio per 2-0 dopo una leggerezza di Courtois, il Real di Carletto Ancelotti ha letteralmente demolito il Liverpool, rifilandogli addirittura 5 reti.
Meno eclatante, ma parimenti inequivocabile, la vittoria del Napoli in Germania. Gli azzurri hanno sbagliato un rigore sullo 0/0, ma poi hanno disegnato con due reti il quadro di una supremazia evidente.
Salvo terremoti tecnico tattici, che i sismografi del calcio ritengono giustamente improbabili, i blancos plurivincitori della rassegna e il Napoli delle meraviglie andranno a braccetto nei quarti di finale, dove troveranno altre corazzate pronte a contendergli il trofeo.
A destare grande sensazione sono soprattutto le dimensioni del successo madridista. Il Liverpool di quest’anno non è la macchina da guerra della scorsa stagione ed anche in Premier sta palesando una grande discontinuità.
Klopp non riesce a trovare soluzioni ai frequenti cali di tensione che avvolgono i reds e il settimo posto condiviso con il Brighton illustra meglio di ogni altra analisi le attuali difficoltà di Salah e compagni.
Si pensava però che lo scenario europeo potesse dare una scossa e regalare le motivazioni utili a resuscitare una squadra in crisi.
L’avvio, con i gol di Nunes e Salah, aveva illuso il popolo reds, ma il risveglio è stato brusco, con Vinicius e Benzema in cattedra e la difesa inglese bucata con irrisoria facilità.
CHAMPIONS LEAGUE: NAPOLI SPETTACOLO ANCHE OLTRE CONFINE
Era atteso alla verifica europea il Napoli, dominatore del campionato italiano e promosso a pieni voti nei gironi preliminari.
Sul campo dell’Eintracht Francoforte, i ragazzi di Spalletti hanno confermato di correre di più e soprattutto di correre meglio degli avversari.
Dopo una fase di studio, il Napoli ha alzato i giri del motore e per i padroni di casa è diventato impossibile arginare le folate imperiose dei partenopei, abili a sfruttare le fasce per aggirare la retroguardia tedesca.
Così, dopo un palo di Lozano, Osimhen si è avventato sul pallone, guadagnandosi un calcio di rigore. Stavolta Kvaratskhelia non ha fatto centro, perché Trapp si è superato, salvando con intervento prodigioso la propria porta.
Il buon Trapp si è dovuto però arrendere poco dopo, quando Osimhen da due passi si è catapultato su un cross di Lozano e ha sbloccato il punteggio.
Nella ripresa l’espulsione Kolo Muani ha reso ancor più evidente la differenza di valori, e i tedeschi possono ritenersi fortunati per non aver subito una punizione più corposa. Il Napoli, dopo il 2/0 a firma di Di Lorenzo, ha badato esclusivamente a gestire, senza maramaldeggiare su un avversario palesemente a disagio. Oggi gli ottavi completano il loro primo round, con il match di San Siro tra Inter e Porto e quello di Lipsia, dove i padroni di casa getteranno un ardito guanto di sfida al Manchester City.