Competenza, esperienza e idee chiare. La giunta Celentano appare più forte di quanto sostengono molti detrattori della prima ora. Nella composizione della squadra di governo c’è un’evidente scelta legata alla prudenza. Almeno nei posti chiari, il sindaco è voluta andare sul sicuro, optando per l’ingresso di professionisti tecnici o politici capaci ed affidabili. A conti fatti si può dire sul piano politico che l’asse tra Fratelli d’Italia e Claudio Durigon stia reggendo bene, tanto da dominare decisamente la scena in questo inizio di consiliatura.
IL PESO DI CARNEVALE E DI COCCO
Due gli assessori sono decisamente più avanti nelle gerarchie politiche. Certamente il titolare dei Lavori pubblici nonché vicesindaco Massimiliano Carnevale è l’uomo con maggiore esperienza politica, dal momento che ha fatto il suo ingresso in Consiglio comunale nel lontano 2002. Di tradizione democristiana, Carnevale è ormai da tempo l’uomo di Claudio Durigon a Latina. Il leader regionale della Lega ha riposto in lui le sue speranze di rilancio del Carroccio nel capoluogo. Carnevale, peraltro, non è mai stato in giunta e dunque per lui si tratta di un importante salto di qualità, atteso da fin troppo tempo. Sarà il principale punto di riferimento di Matteo Salvini per il monitoraggio territoriale delle grandi opere inerenti a Latina, a partire dall’autostrada.
L’altro big della giunta è Gianluca Di Cocco. La sua azienda è leader da anni nel campo della ristorazione a Latina. Ha svolto già un analogo ruolo di assessore al Turismo poco meno di 10 anni fa, venendo apprezzato per l’impegno e la dedizione nel lavoro portato avanti. Ma ha dalla sua il fortissimo binomio che lo lega a Tiero. Un patrimonio comune di oltre 3.500 voti che peserà notevolmente sugli equilibri interni a FdI e della stessa giunta Celentano.
Voti alla mano Andrea Chiarato (1.701 preferenze) è il più rappresentativo della squadra di governo cittadino. Forte il suo legame con l’assessore regionale Elena Palazzo e con gli ex An, di cui è diventato un punto di riferimento.
Come assessore allo Sport può fare un grande lavoro, visto il suo entusiasmo e la capacità di saper studiare e risolvere i problemi. Rimanendo dentro FdI logico sottolineare l’importanza della presenza del commissario cittadino Michele Nasso. Dal Psi a FI, quindi da qualche anno a questa parte l’entrata in Fratelli d’Italia. Assessore con Di Giorgi è stato anche commissario e poi presidente Ater.
A seguire si segnala la figura di Ada Nasti, assessore tecnico al Bilancio, da gennaio sub commissario proprio al Comune di Latina. Molto chiare le idee del neoassessore: “La cosa principale ora è fare squadra con il personale. La priorità? Sicuramente la riorganizzazione degli uffici, la macchina è da sistemare”.
Entra in giunta anche Annalisa Muzio (Urbanistica), leader indiscussa della civica Fare Latina, ma eletta in questa consiliatura nella lista Celentano. Avvocato da sempre, impegnata in politica da un paio di anni, nipote di quel Raffaele Muzio che, sotto il sindaco Antonio Corona, fu tra gli ideatori del Palacultura.
Completano la squadra Franco Addonizio, assessore all’Ambiente, profilo competente ed esperto; il giovanissimo Antonio Cosentino che a 21 anni diventa l’assessore più giovane della storia cittadina; nonché la sorpresa assoluta, Francesca Tesone, leghista alla quale sono state affidate le deleghe a Digitale e Scuola.
L’ORDINANZA
Il sindaco di Latina Matilde Celentano, come primo atto della nuova amministrazione, ha ripristinato con proprio decreto il parere di conformità del segretario generale su tutte le delibere del Consiglio comunale e della Giunta. Il Parere di Conformità, un tempo obbligatorio, è stato reso facoltativo dalla legge e dopo l’amministrazione Finestra il Comune di Latina non aveva più inteso adottarlo, fino alla reintroduzione da parte del Commissario straordinario Giacomo Barbato. L’amministrazione successiva non lo aveva poi confermato e aveva anche respinto una mozione dei consiglieri di Fratelli d’Italia Celentano e Nicola Calandrini che ne chiedevano la reintroduzione come forma di garanzia per l’amministrazione. Adesso, coerentemente con l’atteggiamento già assunto quando era all’opposizione, il sindaco Matilde Celentano ha voluto reintrodurre il parere di conformità rendendolo obbligatorio.
“Sostanzialmente – ha spiegato la Celentano – si tratta di una misura attraverso la quale il legislatore, per rafforzare il procedimento amministrativo, ammette la possibilità che il segretario generale aggiunga il proprio parere di conformità al parere di legittimità espresso dal dirigente che propone l’atto amministrativo destinato all’approvazione da parte del Consiglio o della Giunta. Si tratta dunque di un sistema di doppio controllo degli atti, che assicura all’amministrazione trasparenza, legalità e serenità nell’ adozione dei provvedimenti licenziati dell’assise civica e dall’esecutivo”.
La sindaca ha inoltre precisato che il parere di conformità “è altresì una forma di tutela per gli amministratori oltre che garanzia di correttezza gestionale per tutti i cittadini, soli veri destinatari dell’azione amministrativa”.