Il Frosinone sulle rive di quel lago di Como reso celebre dal Manzoni insegue non già un matrimonio osteggiato, ma una cinquina di successi che chiuda i conti, o quasi, per il discorso promozione diretta. Ad opporsi alle legittime voglie giallazzurre non ci sono i “bravi di Don Rodrigo” e nemmeno un parroco pavido, bensì giocatori di buone qualità ed un tecnico che al Frosinone lega il suo ricordo più bello. Eh già, Moreno Longo, il condottiero di quella stagione culminata con la doppia finale vinta al cospetto del Palermo di Stellone, colui che firmó la prima promozione giallazzurra. Incroci strani di quel mondo variegato e un po’ matto che è “il pallone”, definizione gergale di un’azienda singolare che trae la propria forza dalla passione e la propria passione da un fascino sconosciuto e strano.
A Como il Frosinone, petto in fuori e testa alta, vuol gridare cinquina, senza i fagioli sulle cartelle e un banditore fantasioso. Il montepremi non è un mucchio di monetine, ma una buona fetta di serie A, parola che ancora si pronuncia in modo sommesso per il tributo consueto alla scaramanzia e per rispetto della matematica, che offre ancora 48 punti ai volenterosi iscritti alla competizione cadetta.
FROSINONE, LE POSSIBILI NOVITÀ IN FORMAZIONE
A Como i canarini incontreranno una formazione che ha ritrovato morale e vigore con il successo di Brescia. I progetti ambiziosi dell’estate sono ancora ben lungi dall’esser realizzati, ma la paura di precipitare è ora meno marcata e presente, perché Longo sta pian piano traducendo il potenziale dell’organico in prestazioni incisive e proficue. Dall’altra parte però ci sarà una squadra che si convince ogni giorno di più delle proprie capacità e le utilizza con maestria, fantasia, coraggio.
Fabio Grosso, a specifica domanda su una firma per il pari, ha risposto con un secco no. I punti di margine sono tanti, vincerle tutte non sarà umanamente possibile, ma intanto il Frosinone continuerà a giocare per i tre punti, perché nel suo dna non c’è il verbo del contentarsi. A Como il tecnico romano schiererà presumibilmente il suo 4/3/3, con Kalaj pronto a sostituire Ravanelli, precauzionalmente tenuto a riposo, e un dubbio tra Sampirisi e Oyono per la corsia di destra. A completare il quartetto della prima linea Lucioni e Frabotta. I tre del centrocampo saranno probabilmente Rohden, Mazzitelli e Lulic, mentre davanti giostreranno Caso, Moro e Insigne. Grande curiosità per i nuovi arrivi e per il possibile ritorno in campo, almeno per una frazione di gara, del centrocampista Kone. Possibile rivedere anche Mulattieri, fermatosi per un lieve infortunio proprio quando sembrava diventato indispensabile nello scacchiere giallazzurro.
IL RESTO DEL PROGRAMMA
Mentre il Frosinone proverà ad allungare la sua striscia di successi, anche Genoa e Reggina saranno chiamate a trasferte insidiose. In verità le due più dirette inseguitrici giocheranno di domenica, i liguri a Parma e i calabresi a Palermo. Per l’undici di Gilardino avversario potenzialmente forte e scottato dal recente ko di Cosenza. Per i ragazzi di Pippo Inzaghi le insidie di una squadra in crescita esponenziale, trascinata da un Brunori uomo squadra e bomber. Viaggiano anche Sudtirol e Bari: per i bolzanini scontro diretto con il Pisa, mentre i pugliesi dovranno tacitare le velleità della Spal di De Rossi, ancora sviluppata dalle scomode retrovie della classifica.
