Anche il quinto giorno di gare ha mosso il medagliere azzurro, grazie a due bellissime medaglie d’argento.
È arrivato presto quello del canottaggio, specialità quattro di coppia.
Chiumento, Gentili, Panizza e Lombardi hanno persino pensato d’insidiare l’oro dei formidabili olandesi, ma nel finale di gara hanno dovuto rintuzzare l’attacco della scatenata Polonia. Da Pechino 2008 attendevamo di festeggiare una medaglia in questa specialità e i magnifici quattro, allenati da Agostino Abbagnale, hanno stoppato l’attesa, dopo una qualificazione un po’ complessa.
L’altro argento è arrivato dal tiro al volo, specialità “trap”, non già con l’attesissima ma nella circostanza deludente Jessica Rossi, ma con Silvana Stanco, figlia d’arte, capace di rimontare su tutte meno la guatemalteca Adriana Ruano Oliva, toccata dalla grazia divina. Assolutamente sconosciuta ai grandi palcoscenici internazionali, la tiratrice centroamericana è andata avanti su ritmi clamorosi, davvero infallibile per tutta la gara, tanto che quando sono rimaste in due le possibilità di sorpasso della nostra Silvana erano in pratica soltanto teoriche.
Ci si attendeva la medaglia da Simona Quadarella, ma la campionessa romana ha trovato sul suo cammino, oltre alla vincitrice annunciata Ledecki, le imprevedibili eccelse prestazioni della francese Kirpichnikova e della tedesca Gose, atlete sempre battute da Simona nelle precedenti gare internazionali.
È andata male anche a Ceccon, che per soli 7 centesimi non è riuscito a centrare la finale dei 200 dorso, gara per lui sperimentale.
MARCHAND E PAN ZHANLE, MARZIANI TRA LE CORSIE
È stata una serata storica per il nuoto, perché il francese Leon Marchand e il cinese Pan Zhanle hanno davvero compiuto imprese ai limiti delle possibilità umane.
L’eclettico transalpino, stella assoluta di questi Giochi 2024, ha nuotato e vinto a distanza di un’ora le finali dei 200 farfalla e dei 200 rana. È di per sé una performance straordinaria, cui dà ulteriore forza la qualità degli avversari, primo fra tutti l’ungherese Milak, sublime interprete dei 200 farfalla e capace di passaggi super veloci.
Chi ha destato però una sensazione ancor più viva, molto vicina allo stupore assoluto, è stato il campione e primatista del mondo Pan Zhanle.
In una piscina che ha evidenziato la propria scarsa attitudine a favorire prestazioni cronometriche di grandissimo rilievo, il missile cinese ha abbassato di 40 centesimi il suo primato mondiale, lasciando il secondo classificato a più di un secondo. La sensazione è che potrà dominare ancora per anni nella gara regina e abbassare ulteriormente questo tempo già surreale.