Sabaudia tenta di tornare alla normalità, a distanza di due mesi dal ciclone giudiziario che ha travolto l’Amministrazione Gervasi. Alla vigilia delle nuove elezioni i candidati sindaci si avviano ad una campagna elettorale che si preannuncia storica. Quella che può considerarsi come la ‘Crimea romana‘ è diventata una cittadina dalle grandi potenzialità ancora inespresse.
La città delle dune per alcuni, la California del Lazio per altri. Manca però la capacità di mettere in rete il sistema produttivo con l’offerta turistica. L’unico ad oggi che sembra aver individuato una chiave di svolta per Sabaudia è il generale Alberto Mosca.
Dal candidato sindaco di FI-Azione-Udc-Città Nuova-Scegli Sabaudia è stata avanzata la proposta per la creazione di un “Brand Sabaudia”, quale modello di accoglienza turistica, sostenibilità ambientale, produttività innovativa nel campo dell’agricoltura e florovivaistico. L’elemento identitario dunque è fondamentale per poter creare una sinergia positiva sul piano istituzionale ed economico. Di qui la proposta di portare avanti programmi pluriennali di promozione turistica del “Brand Sabaudia”, costruito su ambiente, cultura, accoglienza, valorizzazione delle eccellenze locali ed enogastronomia, partecipando anche a eventi e fiere nazionali e internazionali.
LA NOVITA’ DELLE ELEZIONI
Alberto Mosca oltre ad essere partito prima degli altri nella lunga corsa che porterà i cittadini di Sabaudia al voto il prossimo 12 giugno, si è già messo in evidenza per il dinamismo e l’originalità del programma. Ad oggi è riuscito a far valere la sua totale estraneità con le passate amministrazioni, venendo così percepito come elemento di novità, unita a competenza, da una fetta consistente di elettori. E’ di fatto il vero front runner di queste elezioni. Generale di corpo d’Armata dei Carabinieri, Alberto Mosca ha messo in riga i suoi avversari, dettando i tempi dell’agenda politica e stabilendo i temi al centro del dibattito elettorale.
Enzo Di Capua (sostenuto da Lega e FdI), Maurizio Lucci (ex sindaco alla guida di un fronte civico), Giancarlo Massimi (Pd) e Paolo Mellano (civico) scontano ritardi e in alcuni casi una scarsa coesione interna.
Il vantaggio di cui gode Alberto Mosca rischia di diventare un solco, soprattutto alla luce della frammentazione in atto fra gli avversari. Tanto che a Sabaudia si percepisce di fatto che Mosca sia il candidato destinato a vincere e a succedere a Giada Gervasi.
IL TAM TAM IN CITTA’
Secondo i rumors delle ultime ore la contesa elettorale potrebbe concludersi già al primo turno. La possibilità di un successo al primo colpo appare reale anche alla luce della omogeneità delle liste a sostegno di Mosca. Tutte forze moderate in linea con lo spirito europeista e liberale. Attorno al candidato sindaco si è creata una struttura imperniata su competenza e innovazione. Sul piano della comunicazione si è deciso di puntare sulla voglia di rilancio di un’intera comunità.
“Riavviare subito la macchina amministrativa. Rilanciare il territorio promuovendo il turismo e soprattutto iniziando ad avere un dialogo vero con il tessuto sociale e le categorie”. Questo il messaggio trainante del generale Mosca in grado di trasmettere fiducia ad una cittadina che vuole uscire dalla ‘cappa’ in cui è finita da qualche anno a questa parte.
Il bisogno di credere nello sviluppo di una terra dalle grandi risorse è un elemento che può fare la differenza, insieme alla necessità di dare un taglio rispetto al passato, privilegiando pratiche fondate sulla legalità e la trasparenza. E su questo terreno Mosca appare di gran lunga avanti. Tanto da poter sperare di chiudere la partita già la sera del 12 giugno.
