Tutto secondo copione. Raimondo Tiero è stato eletto all’unanimità presidente del Consiglio comunale. Il più votato della storia politica a Latina ha ricevuto il riconoscimento atteso e meritato. Nessun franco tiratore, per ‘Remo’ il voto in aula si è trasformato in un autentico trionfo. “Ringrazio l’assemblea per l’onore che mi ha concesso. Assumo l’onere di rappresentare totalmente quest’assemblea. Posso dire sin da subito che intendo rappresentare tutto l’arco consiliare, non la maggioranza o l’opposizione. Sono stato eletto in Consiglio come parte della città. Ma adesso sono il presidente del Consiglio di una città intera che ha sensibilità diverse”.
DISTRIBUITE LE CARICHE
Come vicepresidenti sono stati eletti Giuseppe Coriddi di Forza Italia e Leonardo Majocchi del Pd. Come segretari scelti Francesca Maria Pagano della lista Celentano, Nicola Catani della lista Udc/Dc e Nazzareno Ranaldi della lista Per Latina 2032. Come quarto punto all’ordine del giorno la nomina dei capigruppo dei partiti: la Lista Celentano ha scelto Enzo De Amicis capogruppo e Francesca Maria Pagano vicecapogruppo, per l’Udc Maurizio Galardo, per la Lega Vincenzo Valletta capogruppo e Federica Censi vice, per Forza Italia Mauro Anzalone capogruppo e vicecapogruppo Fausto Furlanetto, per Fratelli d’Italia Cesare Bruni capigruppo e Dino Iavarone vicecapogruppo. Damiano Coletta entra dal gruppo Misto nel gruppo di Lbc che avrà Dario Bellini come capogruppo, e vicecapogruppo Loretta Isotton, per il Pd invece sarà capogruppo Valeria Campagna. Maria Grazia Ciolfi sarà capogruppo del M5S e Nazzareno Ranaldi capogruppo di Per Latina 2032.
SINTESI DELL’INTERVENTO
Il sindaco punta molto sul centenario della città. Questo l’obiettivo di fondo del suo mandato, volto a ridare speranza ad una città in fase declinante. “E’ l’inizio di un percorso arduo e affascinante -ha affermato il sindaco Matilde Celentano– Latina, città del Novecento, ricca di bellezze, ha bisogno della nostra cura, di un governo del territorio che risponda alla qualità del vivere, alla sostenibilità, all’inclusione sociale e territoriale proiettandola in un unicum, una città giardino in cui germoglino le nuove esigenze di sviluppo economico, infrastrutturale e di mobilità, facendo della cultura il suo punto di forza. Abbiamo all’orizzonte il Centenario della città, un appuntamento irrinunciabile per mettere a sistema il nostro patrimonio culturale, riaprire i musei, realizzare percorsi e partenariati che proiettino Latina in un contesto di visibilità internazionale. Latina, città del Razionalismo sul Mediterraneo, Latina capitale dell’Arte contemporanea.
E’ in questo contesto che vogliamo dare corpo alla Latina città universitaria, prevedendo nuovi servizi e nuovi spazi negli edifici di fondazione consentendo così anche l’implementazione delle facoltà. Siamo per un’offerta formativa che sappia intercettare il bisogno delle aziende del territorio.
Latina, città giovane per i giovani, significa accogliere la creatività e le espressioni artistiche, risolvendo i bisogni di aggregazione culturale e sociale. Latina a vocazione sportiva, per uno sport che non sia solo competizione ma che sappia rivestire sempre più una dimensione sociale ed economica che contribuisce in maniera significativa allo sviluppo di una cittadinanza consapevole, sana e partecipata”. Quindi un riferimento all’idea di sviluppo economico, improntato sul rilancio della Marina. “Non sono idee in ordine sparso -ha aggiunto la Celentano– ma tasselli di una visione ampia che vuole rivitalizzare il centro storico riempiendo gli spazi vuoti e degradati, che vuole ridare dignità ai borghi e connetterli al tessuto urbano, che vuole fare della Marina il punto di forza di un programma di sviluppo turistico, che vuole sostenere le attività produttive e in particolare l’agricoltura, che vuole porre al centro delle scelte politiche la persona, perché nessuno resti indietro, che vuole dare sfogo a una rigenerazione urbana, affiancata da infrastrutture e nuova mobilità”. Dopo 8 anni il centrodestra a Latina può finalmente iniziare a governare. D’ora in avanti serviranno i fatti. Il tempo delle parole è terminato.