Malattie professionali in aumento nella provincia di Latina. A sostenerlo è la Uil, con il suo segretario Luigi Garullo. Nei soli primi quattro mesi del 2023 in provincia sono state registrate ben 309 malattie professionali, 68 in più rispetto alle 241 dello stesso periodo del 2022. Il dato emerge da uno studio realizzato dalla Uil di Latina elaborando le denunce protocollate all’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul lavoro nel primo quadrimestre dell’anno.
“L’incremento di queste patologie che insorgono lentamente a causa dell’attività lavorativa – spiega Luigi Garullo, segretario generale del sindacato – deve farci riflettere: da un anno all’altro il contatore segna 68 denunce in più e stiamo parlando soltanto del primo quadrimestre. Un dato inequivocabile che testimonia la necessità non più rinviabile di investimenti strutturali che siano in grado di tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro delle persone”.
DATI ALLARMANTI
Numeri preoccupanti se si considera il solo mese di aprile: 124 le segnalazioni censite dall’Inail nel 2023 in tutto il territorio, contro le 47 di aprile dello scorso anno. Unendo la provincia di Latina a quella di Frosinone si può ben sottolineare come quest’area abbia praticamente lo stesso numero di malattie professionali di Roma e della sua provincia, vale a dire 717.
“Al di là della circostanza numerica e seppur in presenza di dati parziali – continua il segretario della Uil di Latina – la tendenza che emerge da questa elaborazione quadrimestrale sembra imprimere una direzione precisa e soprattutto preoccupante. A riprova ci sono i numeri degli anni precedenti, questi sì definitivi e non certo rassicuranti. Non a caso il bilancio del 2022 era stato infatti in crescita rispetto al 2021: 824 denunce di malattie professionali, contro le 755 del 2021. Le patologie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio sono le più denunciate, seguono i tumori e le malattie del sistema respiratorio”. Luigi Garullo ha le idee chiare: “Cosa fare? Voltare pagina. La Uil da tempo chiede investimenti per la salute e la sicurezza sul lavoro. “Il diritto alla salute e quindi anche alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori è imprescindibile e deve essere in cima agli impegni delle aziende, sia pubbliche che private”.