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Playoff B: al Sudtirol il primo round col Bari, stasera tocca a Cagliari e Parma

Roberto Mercaldo
Mentre il Frosinone riceve premi e comincia a pensare alla rosa per la A, le altre sgomitano per raggiungerlo in massima serie
Maggio 30, 2023
Il premio a Mister Grosso

Il Frosinone, in silenzio, sta già lavorando in prospettiva serie A. Come il responsabile dell’area tecnica Guido Angelozzi ha sottolineato recentemente, la massima serie è una dimensione totalmente diversa rispetto alla B, tanto che può quasi affermarsi sia un altro sport.
Per farsi trovare preparato ad affrontare la A con concrete possibilità di permanenza, il club giallazzurro muoverà per tempo i primi passi ufficiali.

Naturalmente il primo nodo da sciogliere riguarda il “condottiero” che avrà l’onore e l’onore di guidare il gruppo. “Questa è casa sua”, l’affermazione di Angelozzi in merito a Fabio Grosso, che indica la chiara volontà della società di prolungare il matrimonio con il tecnico della terza storica promozione.
Voci di mercato, inevitabili in questa fase della stagione, parlano però di grandi club interessati all’ex terzino campione del mondo e pertanto prima di dare per certa la prosecuzione del fortunato connubio bisognerà attendere l’ufficializzazione.
Intanto il tecnico romano ha ricevuto a Chieti, sua città d’origine, un prestigiosissimo riconoscimento.

Si tratta del diciannovesimo premio “Prisco”, assegnato ogni anno a un dirigente, un allenatore e un calciatore che si siano distinti per correttezza, lealtà e simpatia.
La giuria, presieduta da Italo Cucci, composta da Ivan Zazzaroni, Gian Paolo Ormezzano, Marco Civoli, Franco Zappacosta, Ilaria D’Amico e Giancarlo Abete, e coordinata dall’imprenditore Marcello Zaccagnini, ha voluto premiare Grosso per i risultati sportivi conseguiti e per il modo signorile e leale col quale interpreta il suo ruolo. Al trainer è stata consegnata una creazione artistica realizzata dal pittore e maestro incisore Mimmo Paladino.

IL SUDTIROL DI BISOLI A UN PASSO DALLA FINALE

Con buona pace di De Laurentiis, che continua ad esternare il suo pensiero, stante il quale il massimo palcoscenico calcistico dovrebbe essere assegnato di diritto alle metropoli o comunque ai centri con oltre 200mila abitanti, anche il Sudtirol propone con forza la propria candidatura per la promozione in A.
Ieri sera sono iniziate infatti le gare di semifinale, con il team di Bolzano che ha ospitato il Bari, terzo della classe in regular season.
Quando il match sembrava avviato verso un risultato in bianco, i padroni di casa hanno trovato, proprio all’ultimo assalto, con Rover, il gol che ha rotto l’equilibrio e che costringerà i pugliesi a vincere, pena l’esclusione dalla finale per la promozione. Verdetto certamente in bilico, ma il campionato ha insegnato che far gol alla Bisoli band non è impresa agevole.
Stasera saranno di fronte, nella gara di andata della seconda semifinale, Cagliari e Parma.
I ducali nel primo turno sono rimasti a guardare, mentre i sardi hanno dovuto superare l’ostico Venezia, autore di un finale di gara davvero all’arma bianca.
Ranieri si affida alla vena realizzativa di Lapadula e confida di guadagnare un margine attivo da difendere in Emilia Romagna.
Il primo giugno invece ci sarà il ritorno dei playout tra Brescia e Cosenza, coi calabresi che partiranno dall’1/0 del match di andata. Spicchi di sogni, speranze e paure.

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