Ato 4 e poi il nuovo ente territoriale sui rifiuti. La politica locale si concentra sulla composizione della giunta di Latina ma guarda anche oltre. In particolare Fratelli d’Italia prepara l’offensiva sugli asset strategici. Nel mirino presto anche Acqualatina spa. Il gestore idrico è in questa fase oggetto di un cambio epocale, dal momento che ben presto ci sarà un nuovo socio privati, pronto a detenere il 49% delle azioni. Da Veolia a Italgas. L’amministratore delegato di Italgas Paolo Gallo ha confermato che la trattativa con i francesi di Veolia è a buon punto, confidando alla stampa che entro maggio si potrebbe arrivare addirittura al closing. Un passaggio che finirà all’attenzione dei sindaci nell’apposita conferenza. Dopo il passaggio di consegne si guarderà anche al futuro del Cda, in scadenza entro un anno. FdI non resterà all’asciutto. Una volta conquistata Latina e la leadership provinciale vorrà avere voce in capitolo sulla guida della partecipata.
EGATO SEMPRE PIU’ A RISCHIO
Ma il fronte più incerto è rappresentato dal futuro degli enti territoriali chiamati a gestire i rifiuti. La nuova amministrazione regionale appare intenzionata a cambiare le carte in tavola. Soprattutto quelle apparecchiate in fretta e furia dalla giunta Zingaretti. Gli Egato previsti erano 6: uno per ognuna delle cinque province, più quello per Roma. Ma al presidente Rocca non convincono regole e procedure. Sul piano tecnico l’aspetto che non convince la giunta regionale di Francesco Rocca è l’adozione del criterio del voto ponderato: l’attribuzione di un peso differente ai Comuni per il numero degli abitanti, per l’immondizia prodotta e anche per la presenza di impianti nei territori. I nuovi ambiti territoriali sui rifiuti, che rischiano di diventare enti utili soprattutto per allungare la carriera politica di ex consiglieri regionali con uno stipendio di tutto rispetto, potrebbero alla fine essere cancellati. Ad ogni modo a Latina è tutto fermo. Si guarda a cosa accadrà a Roma.
LA SPINTA DI SALVINI PER APRILIA
Il Ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini ha voluto raccontare l’impegno, la dedizione e l’amore per la città di Aprilia del candidato sindaco di centrodestra Lanfranco Principi, che si prepara ad affrontare il ballottaggio. L’occasione è stato l’incontro dedicato alle infrastrutture e ai trasporti, organizzato presso il ristorante Il Focarile, al quale hanno partecipato l’europarlamentare Matteo Adinolfi, la deputata della Lega Giovanna Miele, il consigliere regionale Angelo Tripodi e il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon.
“Quando abbiamo chiuso per la mia candidatura a sindaco – ha dichiarato Lanfranco Principi – sapevamo che con cinque candidati a sindaco il ballottaggio era cosa certa, ma per poco abbiamo sfiorato il miracolo. Abbiamo le capacità per dimostrare di che pasta siamo fatti, per questo dobbiamo confermare il risultato ottenuto al primo turno. Il 29 festeggeremo insieme, ma voglio ringraziarvi per le emozioni che mi avete regalato e che non provavo più da anni, il mio ambiente naturale è tra voi, tra i miei concittadini non vi deluderò”.
“Avete ottenuto un grande risultato al primo turno con oltre 13.800 voti- ha affermato il vicepremier Matteo Salvini – ma il ballottaggio è una sfida a sé, dove è necessario confermare i voti e portare le persone a votare, perché molti non sanno che si dovrà votare ancora per scegliere il sindaco. Qui ad Aprilia la scelta è semplice, si tratta di decidere tra il passato e il futuro. Chi si accontenta di come è Aprilia, sceglierà il passato e continuerà a votare le civiche di sinistra. Chi spera in una città migliore e più sicura, con Principi voterà il futuro, il cambiamento. Il vostro programma è molto concreto, parte dal territorio e dedica molto spazio alla salute e all’ambiente, tema per noi fondamentale. Aprilia non può essere e non sarà la discarica di nessuno. Roma deve essere in grado di gestire i suoi rifiuti. Noi abbiamo le idee chiare sul tema e avere l’asse governo, regione e comune potrebbe rappresentare un valore aggiunto perché poi non ci sarebbero più scuse e Roma dovrà prendersi le sue responsabilità”.