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Musetti umilia Nardi e oggi sfida Nole. È tutto facile per Sinner, Berrettini che fatica!

Roberto Mercaldo
Niente da fare per uno spento Sonego contro lo zar Medvedev. Rune, Ruud e Zverev avanzano con sicurezza
Aprile 13, 2023
Jannik Sinner

Tre italiani disputeranno oggi le gare degli ottavi di finale. La terra battuta si conferma terreno di caccia della pattuglia azzurra, che era andata ben lontana da un simile risultato nella campagna d’America.
Oltreoceano c’era solo Sinner a difendere (magnificamente, va detto) l’italica reputazione. In terra monegasca oltre all’altoatesino, ci sono Lorenzo Musetti e Matteo Berettini a cercar gloria, intesa nell’immediato come accesso ai quarti di finale.
Ci sono arrivati in modo molto diverso, i numeri 21 e 22 del mondo.
Musetti ha travolto senza troppi riguardi Nardi: un doppio “bagel” ha mortificato le ambizioni del pesarese, che pure a livello giovanile si era confrontato con il toscano con esiti sicuramente meno sconfortanti.
La punizione in effetti è stata molto severa, ma va detto che Musetti viene a sua volta da un periodo non proprio felice e ha fame di vittorie. Meno comprensibile del doppio 6/0 l’esultanza rabbiosa quando il match era ormai palesemente incanalato verso un facile successo, con l’avversario che faticava a scambiare e a tenere la palla in campo.
Ora per Musetti ci sarà l’ostacolo più alto, Novak Djokovic. “Gioco per vincere” – ha detto alla vigilia il carrarino. Nessun dubbio che sia così, ma per certo Nole non sarà d’accordo. Il numero uno del mondo è già piuttosto rodato, perché il sorprendente Ivan Gachov ha completato la sua settimana di gloria spaventando non poco il serbo, specie in un primo set dalle mille emozioni e chiuso al tiebreak.

Con il completino regalatogli fa Rublev, l’oggetto misterioso del tabellone monegasco ha mostrato a tutti perché mai sia riuscito a battere Mcdonald e prima di lui Mannarino e Van Asshe. Se ci sia un nuovo Karatsev all’orizzonte non è dato saperlo, ma certamente il livello toccato dal moscovita proveniente più dagli ITF che dai Challenger è stato sbalorditivo.
Non ha perso molti game più di Musetti il solido principino delle Dolomiti Jannik Sinner, che non ha potuto completare la sua prima fatica in singolo sul rosso per il ritiro dì Schwartzman. L’argentino, compagno di doppio di Jannik, in realtà non è mai stato un partita, tormentato da un problema al braccio sinistro che gli ha reso difficile il lancio della palla al servizio e l’esecuzione del rovescio. Perso il primo 6/0, è riuscito a vincere all’inizio del secondo il suo primo e unico gioco. Sul 3/1 al secondo ha detto basta. Per Jannik ora ci sarà Hubert Hurkacz, reduce da due vittoriose battaglie. Battere il polacco, come da pronostico, significherebbe incrociare nei quarti Djokovic o Musetti.

BERRETTINI, IL SUCCESSO DELL’ORGOGLIO

Ha dovuto sudare e attingere al serbatoio dell’orgoglio Matteo Berrettini, dopo aver suo malgrado compilato un manuale che ogni tennista vorrà evitare di leggere: “Come perdere un set già vinto dal 5/0 in proprio favore”.
L’impresa a rovescio è riuscita al tennista romano, che in pieno controllo e avviato se non altro al 6/1, ha messo in fila tre sciagurati game di servizio.
Prima palla latitante, rovesci perfettibili e accelerazioni che mandavano la palla mezzo metro oltre le linee del terreno di gioco. L’incubo è durato fino al 7/5 firmato dall’incredulo Cerundolo, che ha anche annullato una palla set.
Dal secondo invece c’è stata partita, con Matteo che ha lottato con tenacia affidandosi ai colpi amici: servizio e dritto. Dominato il tiebreak del secondo, Matteo ha brekkato Cerundolo nella parte iniziale del terzo set ed ha poi difeso con le unghie e con i denti il prezioso margine attivo fino al 6/4 che ha chiuso i giochi. Per lui oggi ci sarà Rune, che per suo conto ha superato Thiem in tutta sicurezza. Match duro, ma il miglior Berrettini potrebbe farcela.
Ha invece lasciato il torneo di Montecarlo Lorenzo Sonego, sconfitto da Daniil Medvedev. Il russo non ha avuto soverchi problemi contro un Sonego meno ispirato del solito e un po’ remissivo nella condotta di gioco. Se si accetta il ritmo del moscovita, si finisce inevitabilmente imbrigliati nella sua tela. Impossibile batterlo sul suo terreno. Servono variazioni e discese a rete e Sonego non ha trovato né le une né le altre.
Negli ottavi per l’ex numero uno del mondo ci sarà Zverev, che sembra aver finalmente completato il rodaggio dopo il grave infortunio dello scorso anno.

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