Giornata non troppo felice per i colori azzurri, quella di ieri, relativamente ai tornei ATP e WTA. Due vittorie e quattro ko per i sei italiani scesi in campo a Estoril, Marrakech e Bogotà.
Nella rassegna portoghese disco rosso per i nostri giovani Luca Nardi e Giulio Zeppieri.
Il 19enne pesarese ha fatto partita con Kecmanovic fino al 4 pari del primo set. Poi è letteralmente uscito dal campo, con un atteggiamento arrendevole e quasi svogliato che mal si abbina al suo talento e alla sua giovane età. Perdere da Kecmanovic è normale, non provarci lo è un po’ meno.
Ha invece perso in tre set Giulio Zeppieri, che al cospetto del padrone di casa Joao Sousa ha mancato una favorevole opportunità. Per il tennis mostrato, il tennista pontino è parso persino superiore all’avversario. Dopo aver dominato il secondo set con un eloquente 6/1, Zeppieri ha però pagato dazio, perdendo i primi 3 game del terzo set, e mancando la palla break nel gioco inaugurale della terza partita.
Vano l’inseguimento finale, con un’ulteriore occasione di controbreak mancata al nono gioco. Non troppo mobile e falloso anche nei suoi colpi migliori, Giulio ha perso la possibilità di misurarsi con Ruud, prima testa di serie della competizione portoghese.
BELLA VITTORIA PER VAVASSORI SU JARRY
Il solo successo italiano nelle competizioni maschili porta la firma di Andrea Vavassori. Il torinese ha superato in tre set il gigante cileno Jarry, giocando una gara di sostanza e offrendo la consueta prova di abilità nel gioco di rete. Con questa vittoria Vavassori ha notevolmente avvicinato il suo best ranking, che potrà addirittura migliorare in caso di vittoria su Munar.
Ha invece lasciato la competizione Riccardo Bonadio, che al cospetto dell’australiano O’Connell ha disputato un buon match, palesando però qualche fatale incertezza in coincidenza con le battute conclusive di entrambi i parziali.
In chiaroscuro anche le donne: giornata da dimenticare per Sara Errani, sconfitta in modo brutale da Elina Avanesyan; significativa e netta affermazione per Nuria Brancaccio, che non ha concesso scampo a una Papamichail alle prese con problemi legati all’altura di Bogotà.
Una citazione per Arnaldi, che nel Challenger di Murcia ha battuto in due set Feliciano Lopez. Nel torneo di Barletta, invece, l’esperienza ha battuto l’esuberanza giovanile nei due derby azzurri, con Caruso impostosi a Cobolli e Pellegrino facile vincitore su Maestrelli.
Tornando al 250 portoghese, c’è grande attesa per il derby tra Cecchinato e Fognini, entrambi apparsi in buona forma nel turno di esordio.