Ricominciare. Senza frenesie, senza isterismi, senza rinunciare al piacere di divertirsi. Il segreto del Frosinone delle meraviglie è la sua straordinaria leggerezza. Partito senza pressioni, l’undici ciociaro ha confezionato un piccolo miracolo, sposando la politica dei piccoli passi, del migliorarsi col sorriso e soprattutto del non drammatizzare le rare cadute.
Tra esse la meno attesa è stata probabilmente l’ultima, perché mentre tutti i tifosi stilavano tabelle per arrivare a conoscere il giorno del trionfo, il Cosenza di soppiatto ha portato via i tre punti, con un gol al 93’. Un incidente di percorso, che non toglie alcun merito a Lucioni e compagni, ma li sprona all’immediato riscatto.
A saggiare quanto valga la rabbia della capolista sarà – domani alle 16.15 – il Perugia di Castori, formazione che lotta per uscire dalla zona playout, che attualmente occupa in condominio. Gli umbri avranno qualche assenza di rilievo, leggi Bartolomei, Dell’Orco e Olivieri, ma vogliono sfruttare l’entusiasmo derivante dal successo esterno di Cittadella, arrivato prima della sosta.
FROSINONE MOTIVATO E CONSAPEVOLE
Mister Grosso alla vigilia ha sottolineato come ogni gara nasconda insidie di tutta evidenza, in un campionato contrassegnato dall’equilibrio. Proprio per questo sono i dettagli, i piccoli particolari o se vogliamo gli episodi a spostare sovente l’ago della bilancia. Posta questa premessa, il trainer romano ha chiesto ai suoi ragazzi una prova che possa affondare le proprie radici nell’intensità e nell’attenzione.
Sulla sponda perugina Castori, espletato il preambolo della forza del Frosinone, catalogata alla voce ovvietà, ha per suo conto posto l’accento sul buon match del grifone già all’andata ed ha auspicato di ripeterlo, con un verdetto diverso. Schermaglie, pretattiche, dichiarazioni più o meno nel solco della prevedibilità. A parlare sarà il campo, e al Curi ci vorrà un Frosinone versione lusso per non correre rischi su un terreno tradizionalmente ostico.
IPOTESI DI FORMAZIONE
Davanti a Turati, reduce dall’esperienza azzurra, giocheranno con ogni probabilità Oyono a destra, Ravanelli e Lucioni centrali e Cotali a sinistra. I tre di centrocampo saranno Rohden, Mazzitelli e Boloca, mentre in avanti Grosso potrebbe affidarsi a un tridente composto da Insigne, Mulattieri e Caso. A gara in corso spazio per altre cinque acuminate frecce della nutrita faretra giallazzurra.
Intanto, una buona notizia per il club e per un suo fresco tesserato: Kalifa Kujabi ha infatti finalmente ottenuto la cittadinanza italiana, dopo un iter burocratico estenuante. Centrocampista con spiccate doti in fase d’interdizione, fisicamente imponente e dotato di grande acume tattico, andrà a rinforzare il centrocampo per questo finale di stagione. Un’attesa lunga e a volte portatrice di paure, ma finalmente archiviata: il gambiano ha firmato il contratto con il club di patron Stirpe ed è a disposizione di Grosso. Storia a lieto fine, perciò rara. Storia di calcio, di affetto e di amicizia. A renderla speciale ci penserà Kalifa Kujabi.