Game over per Damiano Coletta. I 19 consiglieri del centrodestra di Latina (FdI- Lega – Forza Italia e Latina nel Cuore e un Udc) e l’esponente di Fare Latina, maggioranza in Consiglio comunale hanno firmato dal notaio le dimissioni. Gli esponenti di centrodestra una volta convalidata l’elezione, hanno abbandonato l’aula per andare a rassegnare le proprie dimissioni. “Con grande senso di responsabilità, coerenza e amore per la città di Latina i Consiglieri comunali eletti nel Centrodestra hanno deciso di dimettersi in blocco per voltare finalmente pagina rispetto all’amministrazione Coletta -hanno sottolineato in una nota i consiglieri di centrodestra- nell’ultimo anno si e’ dimostrato che la cosiddetta ‘anatra zoppa’, ossia un sindaco che non la maggioranza in consiglio comunale, ne’ tanto meno la fiducia dei suoi concittadini, non e’ in grado di garantire alla città un’amministrazione che faccia fronte ai tanti problemi del nostro territorio e che sia in grado di pianificare lo sviluppo e il futuro di Latina”. Coletta era al secondo mandato, e, per l’opposizione, aveva condannato la città a sei anni di “totale immobilismo”. Il centrodestra non ha accolto le richieste del sindaco per una gestione ‘condivisa’ a tempo dell’amministrazione. “Il nostro è un gesto di responsabilità e un atto di amore nei confronti di Latina -hanno evidenziato i consiglieri- chiudendo questa fallimentare esperienza amministrativa saremo presto in grado di assicurare a Latina un’amministrazione in grado di risolvere i problemi dei cittadini, dare risposte a famiglie e imprese e lavorare finalmente per un futuro di sviluppo e crescita del nostro meraviglioso territorio”.
COLETTA AVEVA ANTICIPATO L’ADDIO NEL POMERIGGIO
Il sindaco, informato della volontà dei 19 consiglieri di dimettersi, nel pomeriggio, prima dell’assise comunale, aveva di fatto comunicato il suo addio. “Sembra arrivato il momento di salutarci -ha dichiarato Coletta sul proprio profilo Facebook- lascio il ruolo di sindaco con la coscienza a posto, con la schiena dritta, a testa alta, da vincitore, anche se non ci sono i numeri della maggioranza. Il centrodestra si dovrà assumere la responsabilità di lasciare senza guida politica la città in un momento delicato per la vita del Paese. La sfiducia nei miei riguardi da parte della coalizione di centrodestra e’ un’azione che sta nelle loro facoltà in conseguenza di una normativa paradossale a un sindaco eletto al ballottaggio in maniera diretta ma poi viene di fatto impedito di governare perchè c’è una maggioranza diversa. Ma le norme vanno rispettate. Cosi’ come vanno rispettate le scelte di voto e il fatto che la città si sia espressa dando fiducia nei miei confronto”.Al centrodestra non resta che prepararsi ad una lunga stagione elettorale, che potrebbe portarlo a realizzare quella filiera di governo che manca a Latina da oltre un decennio. Dopo le Regionali infatti, ed entro la fine della prossima primavera si tornerà a votare nel capoluogo pontino, che molto probabilmente già da domani verrà gestito da un nuovo commissario prefettizio.